Scuola, insegnamento di sostegno. Tanti posti ma pochi abilitati

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Gli ultimi dati pubblicati dal MIUR, in tema di sostegno scolastico, sono a dir poco allarmanti. Emerge come nel nostro Paese, ad oggi, sono ancora troppo pochi gli insegnanti abilitati a supportare i ragazzi con disabilità. C’è carenza di personale scolastico specializzato, anzi, altamente specializzato, visto le numerose certificazioni abilitanti richieste dal Ministero. Per comprendere appieno la situazione occorre dare uno sguardo ai dati.

Nel mese di settembre le assunzioni effettuate, relative all’insegnamento in questione, sono circa 13.329, pari al 12,6 % dei posti di lavoro da coprire. A pagarne le conseguenze sono gli alunni con disabilità, neanche a dirlo. Di questi, infatti, meno dalle metà hanno ritrovato ad inizio anno scolastico il docente salutato a giugno, ed il motivo, al netto delle innumerevoli digressioni che possono farsi, ha una spiegazione chiara. La carenza di docenti qualificati che causa questo vuoto viene ovviata con quelli “già a disposizione”, ovviamente a tempo determinato. Ne consegue un paradosso, con ragazzi assistiti da personale poco qualificato e, come se non bastasse, precario, pronto a fare le valigie alla fine dell’anno.

Si prevede un lieve miglioramento, visto che nelle graduatorie per l’anno scolastico in corso, il numero di aspiranti insegnanti di sostegno specializzati può crescere di 1.948 unità, per via dei percorsi di formazione in atto. Come affermato da Cisl scuola serve una politica della formazione sul sostegno diffusa e mirata. Si potrebbero attivare percorsi specifici per conseguire un titolo di specializzazione, aperti non solo a docenti abilitati, ma anche a chi ha acquisito sul campo un’esperienza pluriennale.

Federico D’ALESSIO

 

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