Scuola Covid, il Prefetto scrive ai sindaci e ricorda i loro ambiti di azione.

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Dal Prefetto Francesco Russo arriva la pronuncia in merito alle ordinanze di chiusura delle scuole da parte di alcuni sindaci della provincia dopo la decisione del TAR Campania che aveva disposto la sospensione dell’ordinanza regionale con ripristino dell’attività didattica in presenza in tutte le scuole. Il Prefetto Russo, nella nota inviata a tutti i Sindaci ha ricordato il ruolo delle amministrazioni e il loro ambito di azione evidenziando come atti diversi dalla norma primaria possano essere adottati solo in particolari situazioni di emergenza-urgenza. Nella lettera inviata ai Sindaci il Prefetto spiega che, la normativa ministeriale emanata il 7 gennaio 2022 di fatto regolamenta in maniera chiara la gestione delle attività didattiche laddove si registrino casi di positività.

“Considerato che – si legge nel documento – la dettagliata normativa di rango primario, dunque straordinaria rispetto all’eventuale esercizio amministrativo, disciplina in maniera specifica la gestione dei servizi e delle attività didattiche in presenza in pandemia, al fine di prevenire il contagio e garantire nel contempo il loro espletamento “in presenza” esclude – scrive ancora il Prefetto – che possa residuare spazio, nei settori considerati per l’espletamento di ordinanze contingibili che vengono a regolare diversamente i medesimi settori di attività” sottolineando nei passaggi successivi come la Campania non risulta classificata come Zona Rossa e dunque nella fascia di maggior rischio pandemico e “la sola mera possibilità dell’insorgenza di “gravi rischi” predicata in termini di eventualità non radicano (né radicherebbero) per se solo la situazione emergenziale, eccezionale e straordinaria”, chiarisce in conclusione, che la concreta possibilità di intervento delle amministrazioni resta confinata nelle ipotesi di necessità e di situazioni di emergenza-urgenza.

Con la nota, quindi, il Prefetto Francesco Russo invita i Sindaci ad effettuare le dovute valutazioni in merito richiedendo nel contempo gradita informazione alla Prefettura.

Nella giornata di ieri, intanto, è arrivata anche la nota dell’ANCI Campania che suggeriva ai sindaci, in particolare ai primi cittadini che hanno emesso ordinanze di chiusura delle scuole superiori, di sospendere in autotutela l’ordinanza vista la pronuncia del TAR che, nel decreto escludeva i presupposti per l’esercizio dei poteri “extra ordinem” cioè caratterizzati da tratti di discrezionalità, al fine di adeguarsi a quanto indicato dal TAR Campania.

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