Scuola, cambiano i metodi di valutazione per elementari e medie. Torna in voto in condotta

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Dalla prossima pagella di giugno, cambieranno le modalità di valutazione nelle scuole primarie e secondarie di I grado. A stabilirlo il Ministro Valditara che ha deciso di ripristinare le vecchie valutazioni sostituite nel 2021 con giudizi quali: avanzato, intermedio, base e in via di prima acquisizione per indicare l’insufficienza. Una metodologia che, negli anni, secondo quanto emerso, è risultata poco chiara per i genitori che, pertanto, non riuscivano bene a comprendere lo stato di preparazione dei propri figli. Dalla pagella di fine anno scolastico 2024/2025, dunque, si cambia e, torneranno le valutazioni che vanno da Ottimo a non sufficiente.

Nella giornata di ieri il Ministro dell’Istruzione e del Merito ha infatti apposto la firma all’ordinanza che definisce le modalità di valutazione periodica e finale dell’apprendimento per gli studenti delle elementari e delle medie. Sulle pagelle, già a partire da giugno, le famiglie troveranno valutazioni quali: ottimo; buono; discreto; sufficiente; e non sufficiente; ciascuno dei quali andrà ad indicare il grado di apprendimento dello studente nella specifica materia. Nell’ordinanza, inoltre, viene prevista, per la scuola secondaria di primo grado, la reintroduzione del voto in condotta che influirà sul percorso scolastico degli allievi potendo anche decretarne la bocciatura.

Un cambiamento che, per il Ministro Valditara, si inserisce in un percorso finalizzato a rendere il sistema educativo più chiaro e trasparente, dunque in grado, soprattutto nelle scuole primarie, di poter indicare in maniera sintetica e ben comprensibile il percorso di apprendimento degli alunni migliorando anche la comunicazione tra istituzione scolastica e famiglie. Per ciò che riguarda invece il voto in condotta che sarà reinserito nelle scuole secondarie di I grado, andrà a valutare il comportamento del singolo alunno in maniera tale da responsabilizzarlo.

La condotta sarà valutata solo in sede di scrutinio finale e decreterà il passaggio o meno degli studenti alla classe successiva o all’esame finale. Uno voto inferiore a 6 decimi, comporterà la non ammissione al passaggio successivo della formazione.

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