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Il mese di agosto per Sapri non è solo turismo ma anche ricordo. Il 15 agosto del 1943 la città di Sapri, così come anche Maratea, veniva colpita da un bombardamento che seminò morte e distruzione. Da quella data, nella città della spigolatrice rievoca quel terribile periodo che culminò dopo un mese ed esattamente il 15 settembre causando la morte di un numero considerevole di persone in particolare civili. Un mese che, dopo il primo colpo sferrato da un ricognitore inglese ai danni di un convoglio fermo sulla stazione di Sapri e contente carburante, proseguì con incursioni e bombardamenti fino al 15 settembre da parte degli alleati che continuavano ad accanirsi sulla stazione saprese convinti di colpire il nemico. Per ricordare questi tragici avvenimenti e gli 83 civili morti nel corso degli attacchi Luciano Ignacchiti, la cui famiglia è stata duramente colpita, ha fondato l’Associazione “Sapri 15 agosto 1943” che da diversi anni è impegnata nella raccolta di documenti e testimonianze di quei giorni in modo da ricostruirne in modo dettagliato le vicende. Inoltre ogni 15 agosto, insieme all’amministrazione comunale, viene organizzata una cerimonia commemorativa proprio in ricordo delle vittime civili dei bombardamenti. A distanza di 71 anni, nella mattinata del 15 agosto scorso, si è tornati a ricordare quei tragici giorni con Sapri colpita da circa 34 incursioni aeree e ben il 70% della città danneggiata. La cerimonia ha preso il via in Piazza San Giovanni per poi spostarsi poco distante, in Piazza Vittorio Veneto adiacente la Stazione Ferroviaria per apporre la corona di alloro ai piedi del monumento dei caduti.