Doveva festeggiare 50 anni dalla sua istituzione ma il compleanno non è arrivato. Chiude definitivamente le porte a Sapri l’Istituto Agrario dopo due anni circa di mancate iscrizioni, nonostante le numerose iniziative adottate per cercare di promuovere l’attività e di raccogliere l’interesse degli studenti.
Mentre nelle altre scuole di indirizzo tra ieri e questa mattina sono riprese regolarmente le attività didattiche, peraltro senza le restrizioni e le tribolazioni dovute al Covid, a Sapri chiude un istituto d’istruzione superiore che formava giovani per un futuro lavorativo dalle grandi opportunità, vista anche l’attenzione riservata al settore agricolo ed allo sviluppo green. Una scuola che guarda al futuro per un settore che è al centro delle azioni di sviluppo del Paese. Gli istituti agrari, infatti, rappresentano il futuro per le giovani generazioni, per l’attenzione riservata nel formare giovani su temi come l’agricoltura bio, emergenza climatica, ambiente, sviluppo sostenibile. Temi su cui non mancano gli investimenti e che offrono come sbocchi lavorativi.
Una chiusura, quella dell’agrario, che impoverisce l’offerta formativa di Sapri e dell’intero comprensorio imponendo una riflessione anche sul futuro dell’alberghiero che rischia un finale identico. Il grido d’allarme era stato lanciato nell’anno scolastico 2019/2020 quando per la prima volta l’istituto non registrò alcun iscritto. Da allora non si è più formata una prima e le altre classi sono andate ad estinguersi.«Abbiamo provato a sostenerlo con diverse azioni e progetti, – dichiara la dirigente scolastica Franca Principe – ma non c’è stato nulla da fare. Iscrizioni non ne sono arrivate».
Era il 1972 quando l’istituto per l’agricoltura venne istituito grazie all’impegno del professor Vito Cioffi di Sicilì, primo presidente della Comunità Montana Bussento. Doveva diventare una scuola di riferimento in un territorio dove l’agricoltura era una delle attività più praticate e con notevoli potenzialità per il futuro e, oggi, anche tra le più finanziate. Un indirizzo professionale che, come quello dell’alberghiero, da diversi anni dipende dal polo liceale Carlo Pisacane, che, oltre al classico e allo scientifico, accorpa anche il musicale.
A questo punto, in tutta l’area Parco, un’area a forte vocazione agricola ed agroturistica, che punto allo sviluppo green, è attivo un solo Istituto Agrario, ossia l’istituto De Petrinis presente a Sala Consilina ed afferente all’Istituto d’Istruzione Superiore Marco Tullio Cicerone.