Sapri, incontro pubblico a difesa dell’Ospedale di Sapri. Punto nascita e finanziamenti i temi affrontati

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Erano in tanti ieri sera presso l’aula consiliare del Comune di Sapri a partecipare all’incontro promosso dal Comitato di Lotta Ospedale di Sapri nel corso del quale, oltre a discutere della azioni a difesa del punto nascita, si è anche parlato del futuro dell’ospedale e della necessità di porre in essere ogni utile azione a difesa del presidio per garantire una efficace ed efficiente assistenza sanitaria ai territori facenti parte del Distretto Sanitario 71. Per ciò che riguarda il punto nascita saprese, nel corso del dibattito è emerso come, i numeri ridotti di parti all’anno, potrebbero anche derivare dal scelta del tipo di assistenza al parto richiesta dalle future mamme.

Anziché chiudere il reparto, dunque, a parere dei membri del comitato e delle associazioni, sarebbe necessario ed opportuno, lavorare affinché possano essere introdotti, all’interno del reparto, ulteriori servizi atti a ridurre al massimo le sofferenze delle mamme, avvalendosi di nuove metodologie che aiutano le partorienti nelle fasi più delicate del nascita. Cercare dunque di migliorare i servizi piuttosto che cancellarli, dovrebbe essere la soluzione che potrebbe anche contribuire a ridurre la mobilità passiva con un numero sempre crescente di mamme che preferisce allontanarsi fuori regione per mettere al mondo il proprio figlio con un ulteriore aggravio di spese per la sanità regionale.

Altro punto che è stata affrontato nel corso dell’assemblea di ieri sera, le risorse economiche stanziate a favore dell’ospedale Dell’Immacolata di Sapri. Dove sono finiti i finanziamenti economici destinati all’ospedale saprese negli anni passati per interventi vari ma che, al momento, non risultano essere stati realizzati?. Questo l’interrogativo posto nel corso dell’incontro svoltosi nella serata di ieri e che vede comitato e cittadini ancor più uniti e decisi a proseguire la lotta a difesa non solo del punto nascita saprese ma, più in generale, dell’intero servizio di assistenza sanitaria nel Distretto Sanitario 71 che serve un bacino di utenza di 45 mila persone con numeri in deciso aumento durante la stagione estiva

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