Il primo round se lo aggiudicano i comuni del Distretto Sanitario 71 che, dal TAR di Napoli, ottengono la sospensione del provvedimento emanato dalla Regione Campania in riferimento alla chiusura del Punto Nascita di Sapri. Nella giornata di ieri la pubblicazione della decisione dei giudici della Sezioni I del TAR di Napoli che hanno accolto la richiesta presentata dai 15 comuni che compongono il Distretto Sanitario 71 rappresentati dall’Avvocato Marcello Feola attraverso un comitato di esperti composto, oltre che da Feola anche dagli avvocati Mariarosaria Mazzacano, Lorenzo Lentini, e Gaetano Giordano, in cui, i giudici avendo “Rilevato che i profili di censura meritano approfondito apprezzamento- si legge nel decreto cautelare – in sede di esame collegiale della domanda cautelare, con particolare riferimento alla richiesta di applicazione del regime derogatorio; si è evidenziato come, mediante una inversione procedimentale, successivamente alla chiusura del punto nascita di Sapri, la stessa Regione Campania ha avanzato istanza in deroga ex art. 1 D.M. Salute 11/11/2015;” id inoltre, si legge ancora “Considerato che ove dovesse continuare a rimanere chiuso il PN, l’inattività che si determinerebbe nelle more sarebbe di pregiudizio alla stessa possibilità di riapertura del PN di Sapri in ipotesi di accoglimento della ridetta istanza di deroga, posto che l’appropriatezza e la qualità assistenziale di un PN richiede la continuità operativa del relativo servizio e dell’attività degli operatori sanitari”, il collegio giudicante ha dunque deciso di accogliere la richiesta dei comuni e dunque di sospende re l’efficacia della delibera di giunta regionale in cui, l’ente regionale, disponeva l’avvio del percorso di cessazione dell’attività presso il punto nascita di Sapri. Una decisione che dunque consente al Golfo di Policastro e a tutti i comuni faccenti parte del Distretto Sanitario 71 di incassare la prima importante vittoria anche in virtù di una battaglia che possa portare alla riattivazione del servizio laddove, in caso di prosieguo dell’azione, sarebbe stata pregiudicata del tutto. “L’accoglimento della richiesta cautelare – commentano dal Distretto 71 – rappresenta un risultato di straordinaria importanza per la sanità locale. La sospensione della chiusura garantisce la continuità di un servizio vitale per l’intero comprensorio del basso Cilento, consentendo alle future madri di partorire in sicurezza vicino alle loro residenze e scongiurando i gravi disagi e pericoli legati a lunghi e rischiosi trasferimenti in altre strutture”. Accolta con grande favore, dagli avvocati, la decisione dei giudici del TAR Napoli ritenendolo un traguardo fondamentale per tutta la popolazione residente nei 17 comuni che ricadono nel Distretto Sanitario 71




