Si affidano alla proposta di legge per il riconoscimento dei comuni disagiati i componenti del Comitato di Lotta per l’Ospedale di Sapri, a seguito della delibera di Giunta Regionale che ha confermato la chiusura dei Punti Nascita di Sapri, Sessa Aurunca e Piedimonte Matese. La proposta di legge sarà discussa in consiglio regionale martedì prossimo 8 luglio e, da Sapri, sperano che, visto l’inserimento nell’elenco dei comuni da individuare come aree disagiate è presente anche il comune della spigolatrice, attraverso la legge si possa disporre il mantenimento del servizio presso l’Ospedale Dell’Immacolata. È datata 23 giugno la delibera di giunta che ha confermato la chiusura dei Punti Nascita individuati in Regione Campania come da chiudere per l’esiguo numero di parti all’anno. L’unico in provincia di Salerno è il punto nascita che serve la popolazione del Distretto sanitario 71 che, secondo gli ultimi dati raccolti, avrebbe fatto registrare nascite al di sotto dei 200 bimbi. Un numero troppo esiguo secondo quanto definito dal Decreto Balduzzi che fissa a 500 parti all’anno la quota per l mantenimento del servizio. Per ovviare a tale limite la normativa prevede la richiesta, da parte degli enti regionali, di deroghe per la posizione in zone disagiate. Deroga che la Regione Campania pare non abbia richiesto nonostante l’apertura da parte del Ministero della Salute a valutare attentamente la richiesta. Al ministero però l’atto non è giunto e, nei gironi scorsi, la giunta regionale ha invece deliberato per la chiusura dei tre punti nascita individuati in precedenza. Una notizia accolta dal Comitato di Lotta per l’Ospedale di Sapri, con grande preoccupazione per i rischi che possono gravare sulle comunità servite ma anche su tutto il presidio ospedaliero. “È una scelta – dichiarano dal comitato di lotta – che desta inquietudine e rabbia nella popolazione locale, in quanto 𝐢𝐥 𝐝𝐢𝐬𝐚𝐠𝐢𝐨 𝐠𝐞𝐨𝐠𝐫𝐚𝐟𝐢𝐜𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐝𝐚 𝐝𝐢𝐫𝐢𝐭𝐭𝐨 𝐚𝐥 𝐦𝐚𝐧𝐭𝐞𝐧𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐨 𝐬𝐭𝐞𝐬𝐬𝐨 è 𝐧𝐞𝐢 𝐟𝐚𝐭𝐭𝐢 𝐯𝐢𝐬𝐬𝐮𝐭𝐨 𝐨𝐠𝐧𝐢 𝐠𝐢𝐨𝐫𝐧𝐨 𝐝𝐚 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐢 𝐧𝐨𝐢. 𝐀𝐮𝐬𝐩𝐢𝐜𝐡𝐢𝐚𝐦𝐨 – continuano 𝐜𝐡𝐞 𝐥𝐚 𝐩𝐫𝐨𝐩𝐨𝐬𝐭𝐚 𝐝𝐢 𝐥𝐞𝐠𝐠𝐞 𝐫𝐞𝐠𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞 anticipateci durante l’incontro del 17/6 e 𝐜𝐡𝐞 𝐬𝐚𝐫à 𝐝𝐢𝐬𝐜𝐮𝐬𝐬𝐚 𝐦𝐚𝐫𝐭𝐞𝐝ì 𝟖 𝐥𝐮𝐠𝐥𝐢𝐨 presso il Consiglio Regionale, 𝐜𝐡𝐞 𝐩𝐫𝐞𝐯𝐞𝐝𝐞 𝐢𝐥 𝐫𝐢𝐜𝐨𝐧𝐨𝐬𝐜𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐢𝐬𝐨𝐥𝐞 𝐝𝐢 𝐂𝐚𝐩𝐫𝐢, 𝐈𝐬𝐜𝐡𝐢𝐚 𝐞 𝐏𝐫𝐨𝐜𝐢𝐝𝐚 𝐞 𝐝𝐞𝐢 𝐜𝐨𝐦𝐮𝐧𝐢 𝐝𝐢 𝐒𝐚𝐩𝐫𝐢, 𝐒𝐞𝐬𝐬𝐚 𝐀𝐮𝐫𝐮𝐧𝐜𝐚 𝐞 𝐏𝐢𝐞𝐝𝐢𝐦𝐨𝐧𝐭𝐞 𝐌𝐚𝐭𝐞𝐬𝐞 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐳𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐢𝐬𝐚𝐠𝐢𝐚𝐭𝐞 𝐩𝐨𝐬𝐬𝐚 𝐩𝐨𝐫𝐫𝐞 𝐫𝐢𝐦𝐞𝐝𝐢𝐨 𝐢𝐧 𝐦𝐨𝐝𝐨 𝐝𝐞𝐟𝐢𝐧𝐢𝐭𝐢𝐯𝐨 𝐚 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐨 𝐚𝐧𝐧𝐨𝐬𝐨 𝐩𝐫𝐨𝐛𝐥𝐞𝐦𝐚”. In ultimo il Comitato di Lotta annuncia la sua ferma volontà a non arrendersi e a continuare a lavorare per tutelare la salute e il benessere dei cittadini di Sapri e dei comuni limitrofi, ponendo in essere ogni azione utile a tutela dell’Ospedale di Sapri per il quale si chiede la piena efficienza.