Nella giornata di ieri a Sapri, lungo la costa, è apparsa la carcassa di un cetaceo pare già in avanzato stato di decomposizione. In particolare, si tratterebbe, secondo quanto emerso a seguito successive ed accurate indagini del corpo di una balenottera azzurra che sarebbe giunto a riva già privo di vita e completamente danneggiato. La carcassa dell’animale, arenatosi nei pressi di Ponte Brizzi, potrebbe essere giunto sulla spiaggia, dove è stato successivamente ritrovato, spinto dalle onde e dal mare che, a causa del maltempo delle ultime ore, provocando mare molto agitato, ja poi spinto la carcassa del cetaceo fino a riva dove è stato poi ritrovato nel pomeriggio di ieri. Immediate sono state attivate le squadre per gli interventi di rimozione e di accertamento sulle cause che hanno portato alla morte la balenottera azzurra.
Pare infatti che, all’atto del ritrovamento, non fosse stato ben definito le caratteristiche del cetaceo e dunque di che tipo di cetaceo si trattasse. Lo stato della carcassa, infatti, oltre ad essere arrivato a riva gi in stato di decomposizione, presentava profonde ferite da taglio all’addome e, inoltre, era primo della testa, pertanto non si riusciva ad identificare di che tipo di mammifero si trattasse. Solo in un successivo momento, dopo gli accertamenti del caso da parte di referenti degli enti competenti contattati dalla Polizia Municipale di Sapri, è stata disposta la rimozione del grosso pesce dalla spiaggia posta nei pressi del ponte Brizzi. Operazioni che si sono svolte questa mattina con il cetaceo che è stato dunque rimosso dalla spiaggia, liberando l’arenile, dal personale del servizio veterinario dell’ASL di Salerno che avrà anche il compito di analizzare il corpo della balenottera azzurra al fine anche di avere un quadro più preciso sulle cause della morte e su come si sia provocato le profonde ferite.
Tra le ipotesi avanzate, in particolare per il trancio della testa ed altre ferite da taglio, si ipotizza che, il cetaceo, ormai già morto, possa essere stato colpito dalle eliche di una imbarcazione che, nelle ultime settimane, hanno continuato a essere presenti in mare seppur in maniera molto meno numerosa. Una possibilità che è stata ipotizzata anche sulla base dell’avanzato stato di decomposizione della carcassa che lascia quindi intendere come, la morte, sia sopravvenuta ormai da diversi giorni