Piazza Plebiscito, nel cuore del borgo antico di Sanza, ha ospitato sabato scorso il dialogo tra il direttore dell’Archivio di Stato di Salerno, Salvatore Amato e lo storico, Carmine Pinto, professore ordinario presso l’Università degli Studi di Salerno di Storia Contemporanea, titolare delle cattedre di Storia Contemporanea, Storia delle Istituzioni Contemporanee, Storia del Mezzogiorno e Storia dell’Ottocento. L’evento si è svolto nell’ambito della Summer School “Il patrimonio culturale come eredità e risorsa per lo sviluppo dei territori e delle comunità” che si sta tenendo a Sanza per 15 giovani laureati provenienti da tutta la Campania. Si tratta della prima edizione della Summer School promossa dal Comune di Sanza con la Regione Campania ed il Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale dell’Università degli Studi di Salerno nell’ambito del Progetto pilota “Sanza il borgo dell’accoglienza”, finanziato dal PNRR, “Attrattività dei borghi storici”– Next Generation EU. Sabato scorso, grazie anche all’impegno della associazione Laica e dell’Arciconfraternita Maria SS della Neve, piazza Plebiscito ha dunque ospitato l’evento culturale di altissimo spessore che ha visto relazionare il prof. Carmine Pinto sul tema: Il Vallo di Diano tra età Moderna e Contemporanea, Luoghi Storie Monumenti, discutendone con il direttore dell’Archivio di Stato di Salerno Salvatore Amato, il prof. Francesco Colace, direttore Centro ICT per i beni culturali, Università degli Studi di Salerno e il sindaco di Sanza, presidente della Comunità Montana Vallo di Diano, Vittorio Esposito. Il dibattito è stato moderato dal giornalista e scrittore Lorenzo Peluso. Con questo evento si è chiusa la prima settimana del corso di alta formazione per 15 giovani laureati residenti in Campania nell’ambito del Progetto pilota “Sanza il borgo dell’accoglienza” e che proseguirà ancora per una settimana.