I 17 sindaci dei comuni che l’ordinanza regionale ha individuato come zona rossa per l’individuazione di casi di peste suina, su sono riuniti ieri sera a Sanza, in un incontro promosso dal primo cittadino Vittorio Esposito, per la stipula di un documento che i primi cittadini sottoporranno all’attenzione del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca.
Un incontro in cui tutti i sindaci hanno condiviso la preoccupazione degli allevatori in virtù della disposizione emessa dall’ASL nei confronti dei suini da allevamento privato mentre, al momento, mancano disposizioni che prevedono l’abbattimento di cinghiali o, comunque la riduzione della popolazione degli ungulati nelle aree interessate dai casi di peste suina africana che, essendo liberi, potrebbero continuare ad essere veicoli del virus e contaminare così altri allevamenti che andrebbero, inevitabilmente, ancora una volta, macellati.
Pur non essendo pericolosa per l’uomo, dunque, la Peste Suina Africana si sta rivelando un problema ostico che impegna e preoccupa i sindaci dei 17 comuni ritenuti infetti nell’ordinanza regionale ossia: Buonabitacolo, Casalbuono, Casaletto Spartano, Castelle in Pittari, Montesano sulla Marcellana, Monte San Giacomo, Morigerati, Padula, Piaggine, Rofrano, Sala Consilina, Sassano, Sanza, Teggiano, Torraca, Tortorella e Valle dell’Angelo. Tra i 17 sindaci, in particolare, è emersa chiara la preoccupazione per gli allevatori e gli allevamenti, la cui tutela è stata posta al centro dell’incontro.
La disposizione dell’ASL, infatti, ha suscitato enorme preoccupazione, soprattutto per i rischi economici a cui sono sottoposti gli operatori della filiera suinicola. Un rischio che, nelle scorse settimane, è stato già sottoposto all’attenzione della Regione Campania con una lettera di richiesta della messa a disposizione di risorse economiche per il ristori di allevatori che, a causa delle disposizione dell’ASL e della diffusione del virus, hanno subito danni economici. Intanto, dai sindaci, arriva una nuova richiesta alla Regione.
I primi cittadini, infatti, predisporranno il documento da sottoporre all’attenzione del Presidente della Regione De Luca a cui chiederanno un incontro per poi condividere, con le comunità coinvolte il documento che, si spera, possa essere recepito dalla Regione.