Sanza, ieri incontro per il progetto di valorizzazione turistica sul Monte Cervato

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Acqua, terra, uomo rurale, paesaggio. Sono questi i temi di approfondimento alla base del grande progetto di valorizzazione e sviluppo del territorio di Sanza sul quale è impegnata l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Vittorio Esposito. Ha preso il via ieri sera, presso l’aula consiliare, il laboratorio progettuale per la realizzazione della strategia di rilancio del Monte Cervato. L’economista e docente universitario prof. Pasquale Persico ed il naturalista Nicola Di Novella, hanno incontrato l’amministrazione comunale per un confronto sui temi dello sviluppo locale. Per l’occasione è ritornata a Sanza, dopo due mesi di esposizione, la mostra fotografica e concettuale, curata dal Comune di Sanza, “Fiori spontanei del Monte Cervato”, in visione per oltre un mese al Castello Macchiaroli di Teggiano con un grande successo di pubblico e di critica. Un grande progetto di valorizzazione del Monte Cervato per riattivare il sistema economico locale. E’ questa la visione dell’amministrazione Esposito che si avvarrà del supporto operativo dell’economista Persico e dell’esperto conoscitore dei luoghi, Nicola Di Novella. “Siamo pronti – ha commentato il vicesindaco Antonio Lettieri – a sviluppare un progetto di interconnessione tra agricoltura, natura e turismo, dove al centro di tutto ci dovrà essere l’uomo e le sue caratteristiche di abitante dei luoghi. Attraverso le Misure del PSR – ha aggiunto – attueremo iniziative di rilancio del sistema agricolo locale puntando sulle eccellenze agroalimentari che dovranno accompagnare il sistema di valorizzazione turistica del Cervato”. Un lavoro complesso che si svilupperà nell’ottica di un Progetto Integrato che metta al centro il Grande Attrattore Naturalistico della Campania: il Monte Cervato. “La nostra visione di futuro – ha spiegato il sindaco Vittorio Esposito – passa dalla costruzione delle rete ecologica locale che individua nella ruralità, nella natura e nella fede i tre punti cardini su cui sviluppare un progetto che dovrà essere condiviso con le comunità che orbitano intorno al Cervato. Non grandi infrastrutture – continua – ma interventi in connessione che rendano il sistema economico del basso Cilento e Vallo di Diano un prodotto unico da proporre al mercato del turismo nazionale ed internazionale. Questo è il primo passo, – conclude Esposito – un passo importante, che mette un punto fermo sul percorso che intendiamo seguire nei prossimi cinque anni” 

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