Il progetto “Sanza, Borgo dell’Accoglienza” risultato beneficiario di ingenti fondi per la sua valorizzazione e promozione, intende partire dal luogo simbolo e dunque dalla sua storia per lo sviluppo complessivo del territorio comunale, sia dal punto di vista economico che culturale. Un progetto che, visto l’obiettivo che intende perseguire, non può che partire dalla Torre Medievale posta nel cuore del Centro storico di Sanza e che rappresenta da sempre il cuore pulsante della vita del borgo. La Torre di San Martino, a partire da giovedì prossimo 25 luglio, risplenderà di nuova luce per raccontare la sua storia e, dunque, la storia di tutto il popolo sanzese attraverso una illuminazione artistica realizzata grazie ai fondi riservati nell’ambito di progetti di valorizzazione degli antichi borghi. Alle ore 22,00 di giovedì prossimo, dunque, si terrà l’inaugurazione e dunque l’accensione ufficiale delle luci che illumineranno la Torre Medievale simbolo del centro storico. Una illuminazione da cui partirà un viaggio esperienziale per i turisti che, partendo proprio dalla parte alta del borgo dove è posta la Torre di San Martino, potranno poi addentrarsi nei suggestivi vicoli respirandone storia, tradizione e memoria. La piazzetta di San Martino è il cuore dell’antico borgo di Sanza. La Torre Medioevale fu testimone dell’arrivo di Re Federico I d’Aragona nel gennaio del 1498. Qui giunse e sostò il re Federico I d’Aragona e la sua corte quando, nella seconda metà del 1400, il ceto baronale del Meridione, filoangioino, si ribella agli Aragonesi. Un viaggio nel cuore dei boschi del Cervati, lungo il Sentiero della fede che conduce in vetta, dove si possono incontrare i “marunnari”, che in spalla e di corsa, accompagnano la sacra vergine della Madonna della Neve dal borgo fino al santuario Mariano del Cervati. Un viaggio alla scoperta del ponte l’Abate, costruito in pietra a schiena d’asino, rimasto li nei secoli, testimone di scontri, battaglie, storie narrate e vite vissute. Oggi è immerso nel verde del bosco Centaurino sul fiume Bussento. Il cuore del borgo ed il campanile protagonista quella mattina del 2 luglio 1857. Alle prime luci dell’alba lo scintillio delle baionette lungo il vallone dei Diavoli. Poi le truppe borboniche e le guardie urbane avevano nello scontro a fuoco con quel manipolo di uomini scampati all’eccidio del giorno prima, alle mura della Certosa, a Padula. Moriva così Carlo Pisacane ed il suo sogno di unificare l’Italia. Un viaggio di emozioni, ecco cosa si potrà vivere in piazzetta San Martino, giovedì 25 luglio, dalle ore 22.00, con il vecchio saggio che vi accompagnerà nella storia di un popolo tra la bellezza di un territorio, nelle emozioni di millenarie tradizioni.