Sanza, festività: niente luminarie nel centro storico. Esposito: “Natale di sobrietà”

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Si avvicina il Natale ma sarà un Natale inevitabilmente diverso contrassegnato da regole e divieti per l’adozione di normative anticovid, chiudendo un anno che è stato segnato dalla pandemia tra paura e dolore. Dalle amministrazione comunali, però, partono iniziative che tendono a cercare di diffondere nei cuori delle comunità amministrate quel sentimento di amore e speranza tipico del periodo natalizio.

Mentre a Sala Consilina l’amministrazione non ha voluto rinunciare ad illuminare le strade del centro al fine di cercare di trasmettere quel senso di normalità e di allegria del Natale, a Sanza, l’amministrazione Esposito si rivolge ai cittadini cercando di stimolare il sentimento di comunità, di amore, di vicinanza e di sostegno che in questo anno ci ha accompagnati, soprattutto nei piccoli centri, ma anche invitando tutti ad illuminare ancor più le proprie case per riscoprire il senso vero del natale e lo spirito della natività attraverso piccoli gesti che possono essere ripresi in un sentimento di amicizia verso il vicino o un’attenzione particolare verso chi è solo e chi è in difficoltà.

“Diamo luce alle nostre case, – invita il sindaco Vittorio Esposito – rendiamo la nostra comunità accogliente. Viviamo queste feste con uno spirito nuovo che metta al centro delle nostre vite la famiglia, gli affetti più cari. Ritroviamo quello spirito di comunità, di grande famiglia, con il pensiero doveroso a chi soffre, a chi a causa del Covid, della crisi economica, della mancanza di lavoro, vive un periodo di difficoltà e di tristezza. Diamo un senso diverso al nostro vivere, consapevoli che non si è mai soli, quando si vive la bellezza della comunità, dell’appartenenza”. A Sanza, diversamente da Sala Consilina, non saranno istallate, per queste festività, le luminarie nel centro storico, non sarà allestito il percorso di Luci d’Inverno, ma non mancherà il simbolo natalizio del grande albero di Natale a Piazza XXIV maggio. “La sobrietà – aggiunge Esposito – sia la parola d’ordine per tutti in questo strano e complicato 2020 che però stiamo per lasciarci alle spalle, nella certezza che il nuovo anno porterà per tutti la rinascita sociale, economica e culturale che tanto desideriamo” .

Anna Maria CAVA

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