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C’è la legge ed è datata dicembre 2015. Anche Sant’Arsenio come tutti i comuni campani devono adeguarsi alla direttiva per la gestione del servizio idrico integrato ad un ente individuato dalla Regione Campania per la gestione sul territorio. Disposizioni ormai note da tempo con la suddivisione, come da legge regionale n. 15 del 2 dicembre 2015, del territorio regionale di 6 Ambiti: l’ATO regionale ed altri 5 ATO che suddividono l’area.
Il Vallo di Diano, come riportato nell’elenco allegato alla legge 15 che riporta i comuni afferenti a ciascun ambito, rientra nel più vasto ATO Sele che si avvale come gestori di 5 società incaricate quali: Salerno Sistemi, ASIS Salernitana, Ausino SPA, SIIS e Consac. Ed è proprio a Consac ed in particolare in questa fase di riorganizzazione del servizio con Consac Infrastrutture, che il Comune di Sant’Arsenio, con determina dell’Ufficio Tecnico del 30 maggio scorso, ha affidato l’incarico ricognitivo sul territorio per poter procedere al trasferimento della gestione del servizio idrico integrato alla Consac SPA gestore riconosciuto dall’ATO Sele impegnando una spesa pari a 6 mila 100 euro. Un passaggio obbligatorio per legge a cui presto dovranno adeguarsi anche altri comuni del Vallo di Diano che al momento non hanno ancora provveduto ad avviare le procedure di affidamento alla Consac ma che, nonostante tutto, continua a suscitare polemiche soprattutto da parte del Codacons.
Ad intervenire in merito sul proprio profilo facebook il responsabile Codacons Vallo di Diano Roberto De Luca che attacca l’amministrazione comunale di Sant’Arsenio per aver affidato l’incarico ricognitivo alla Consac Infrastrutture che è una SPA così come tutte le altre società individuate dall’Ambito Sele e dall’Ente Idrico Campano. “A Sant’Arsenio – si legge nel post di Roberto De Luca – la giunta comunale ha proposto la cessione della gestione del servizio idrico a una S.p.A.. Si prevede che, a colpi di maggioranza, la stessa giunta perfezionerà l’iter amministrativo in Consiglio comunale secondo un copione già visto. Questa volta – continua polemico De Luca – è presente una novità che lascia sbigottiti. Un altro pezzo del nostro territorio che non sarà più gestito dai nostri bravi operatori. Per l’acqua che sgorga dalle sorgenti del Vallo i cittadini pagheranno bollette a una S.p.A.”
Anna Maria Cava