Sant’Arsenio, taglio degli alberi: danni alla prorpieta’ comunale

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La vicenda legata al tagli degli alberi a Sant’Arsenio lungo a SR 426, nei pressi dell’ex struttura ospedaliera, pare non sia ancora sul punto di placarsi. Sotto accusa infatti, ora, oltre al tagli degli alberi in se che, secondo alcuni pareri recepiti da parte di Codacons e altri privati, non risultavano necessari, a differenza invece di pareri raccolti dall’amministrazione comunale che ritenevano gli stessi invece a rischio crollo e pertanto se ne richiedeva l’abbattimento, entra ora nel merito della vicenda anche il capogruppo di minoranza al comune di Sant’Arsenio Antonio Ippolito che, lo scorso mese di settembre, aveva presentato un’interrogazione a risposta scritta al Sindaco e all’assessore competente in merito ad alcuni danni provocati a seguito proprio del taglio degli alberi. La vicenda risale allo scorso mese di aprile con una diatriba sulla necessità o meno di effettuare il taglio degli alberi. A chiudere definitivamente lo scontro fu una perizia della Provincia a sostegno della tesi dell’amministrazione comunale e che, nel contempo chiedeva alla stessa di provvedere alla sostituzione degli le piante tagliate. Con il benestare della provincia si è quindi provveduto ad effettuare il taglio anche se l’operazione pare abbia anche provocato una serie di ulteriori danni alla cosa pubblica. Da Sant’Arsenio sono giunte segnalazioni per danni a guard-rail e lampioni che erano situati a ridosso degli alberi tagliati. Da ciò, il consigliere Antonio Ippolito presenta una richiesta di accesso agli atti che hanno poi condotto alla scelta della ditta che ha effettuato le operazioni di taglio oltre che a tutta la documentazione necessaria. Documentazione che, però, sembra sia carente di alcuni atti. Da ciò il consigliere Ippolito presenta un’interrogazione scritta in cui evidenzia come, tra gli atti prodotti, non vi sia una determina di affidamento da parte del responsabile del procedimento. Nell’interrogazione inoltre viene evidenziata l’omissione di alcuni atti in grado di documentare in maniera trasparente l’affidamento del lavoro, come richiesto dalla legge 163/2006 in materia di affidamento di lavori pubblici come lo è il taglio degli alberi. “Tutto ciò premesso,- si legge nell’interrogazione a firma del consigliere Antonio Ippolito –  si interrogano sindaco e assessore competente per sapere; 1. Quale criterio tra quelli previsti dalla normativa vigente è stato utilizzato per individuare l’operatore economico incaricato del taglio dei pini; Con quale atto è stato ottemperato a quanto previsto dalla legge; Se è stato stipulato con l’operatore economico individuato convenzione, contratto e/o altro documento e se in particolare tale atto contiene articoli che richiamino alla responsabilità diretta dell’operatore per danni arrecati a proprietà dell’Ente;  Quali azioni sono state avviate dal Responsabile del Procedimento verso la Ditta incaricata per l’eliminazione dei danni arrecati al patrimonio dell’Ente durante l’esecuzione del taglio”. Ippolito, lo scorso 30 settembre, richiedeva risposta scritta pertanto, secondo il regolamento, da far eprvenire all’interessato entro 30 giorni della presentazione, quindi entro il 30 ottobre. Al momento apre che tale interrogazione sia ancora rimasta senza risposta

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