Sant’Arsenio, protesta contro la centrale di biometano. Raccolta firme del comitato

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Il Comitato che si batte contro la realizzazione dell’impianto di Biometano a Sant’Arsenio anche ieri era in piazza per presentarsi alal cittadinanza e per raccogliere adesioni al gruppo che si è costituito all’indomani della pubblicazione della delibera di concessione dei lotti da parte dell’ex giunta comunale. Una giunta costituita da due soli componenti, l’ex sindaco Antonio Coiro e l’ex assessore Nicola Del Negro che, all’indomani della dichiarazione di fuoriuscita dalla maggioranza da parte di tre consiglieri comunali, si erano riuniti in giunta per approvare la delibera di concessione dei lotti alla Biometano Salernitana. Da ,lì è partita la mobilitazione da parte dei cittadini che si sono immediatamente riuniti decidendo per la costituzione di un comitato finalizzato a mantenere alta l’attenzione sulla vicenda e per poter essere informati sulle eventuali novità. L’attività del gruppo resta viva e ieri mattina, a Sant’Arsenio, sono stati distribuiti volantini in cui il comitato ha spiegato brevemente ma in modo puntuale le motivazione che alimentano timori tra i tanti componenti. I membri del comitato presenti al gazebo allestito in Piazza Domenico Pica, oltre a raccogliere eventuali nuove adesioni al comitato, hanno illustrato agli interessati le loro preoccupazioni. Il tutto chiarito con un volantino che veniva distribuito. Il progetto relativo all’impianto per la produzione di biometano,- come si legge dal manifesto –  prevede il trattamento di 60.000 tonnellate annue di rifiuti organici ipotizzando un esercizio continuo dell’attività per 313 giorni/anno. Considerato che la produzione di FORSU dell’intero Vallo del Diano ammonta a circa un terzo della potenzialità dell’impianto è evidente che ben 40.000 t/anno,dovranno provenire da altri territori sprovvisti di impianti trasformando così  il Comune di Sant’ Arsenio e il Vallo di Diano territori destinatari di rifiuti provenienti da aree in cui , il livello di differenziazione del rifiuto non è sempre adeguato con conseguenti evidenti rischi ambientali.” Ma le problematiche non si riferiscono solo a questo. Un altro grande timore sono le possibili esalazioni di odori nauseabondi che, vista la vicinanza al centro abitato dell’impianto potrebbe arrecare notevoli disagi ai cittadini. Inoltre i lotti individuati per la probabile realizzazione dell’impianto, sono ubicati a ridosso di un supermercato, vicino alla sede centrale della Banca,e a pochissimi metri di distanza da un centro per anziani. Inoltre i cittadini temono che la presenza di un impianto di Biometano, potrebbe scoraggiare altri imprenditori nell’investire nella zona industriale di Sant’Arsenio. “Non è stato effettuato – si legge sul manifesto a firma del comitato –  alcuno studio dei venti predominanti che potrebbero riportare l’intero abitato di Sant’Arsenio sottovento e, dunque, invaso dai cattivi odori propagati dal processo di digestione”. Preoccupazioni arrivano anche sul fronte della viabilità con le arterie di collegamento che non sarebbero idonee a sopportare un tale traffico per tipologia, entità e portata. Anche l’impianto di depurazione al servizio del Comune al momento non sarebbe in grado di supportare il refluo derivante dall’attività dell’impianto. “Vengono inoltre sottovalutati – si legge – altri due aspetti: la falda idrica locale si trova  a meno di 2 metri di profondità, quindi è particolarmente vulnerabile per rilascio di contaminanti, inoltre l’area è soggetta a rischio di allagamento e, per quanto lo studio idraulico sembri offrire soluzioni confortanti, nulla viene ipotizzato nel caso di inondazione delle aree anche limitatamente alle zone di stoccaggio del materiale digestato. “Tutto ciò – spiega in conclusione il comitato – preoccupa i cittadini non solo di Sant’Arsenio ma dell’intero Vallo di Diano per un impianto che porterebbe il Vallo stesso ad essere caratterizzato come una discarica per l’intera provincia di Salerno”.

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