In un silenzio assordante una grande folla si è mossa ieri sera da Palazzo Fiordelisi a Sant’Arsenio verso Via Sorgente a San Pietro al Tanagro per manifestare il dolore e lo sconcerto di due comunità e di tutto il Vallo di Diano pere la tragica morte di Massimo Nonato, il 21enne che, nella notte tra sabato 8 e domenica 9 marzo ha perso la vita in un drammatico incidente stradale. Illuminando il cammino da tante fiaccole, erano tantissimi i giovani che hanno voluto partecipare silenziosi e tristi al momento del ricordo a cui hanno preso parte anche i rappresentanti istituzionali dei due comuni che hanno visto il 21enne crescere.
Centinaia le persone che si sono mosse lungo la strada che da Sant’Arsenio conduce verso il luogo dell’impatto mortale della lancia Ypsilon guidata da Massimo e, una volta giunti vicino al muretto, fiori e lumini sono stati i simboli dell’omaggio all’anima del giovane che ha abbandonato il corpo fisico in un impatto su cui si sta cercando ancora di fare chiarezza. Un lungo cammino silenzioso percorso a testa bassa dalle tante persone presenti, ognuna assorta nel pensiero di una vita spezzata troppo presto. Anche il parroco della Chiesa di Santa Maria Maggiore di Sant’Arsenio, Don Martino Romano, ha partecipato al corteo evidenziando come, il dolore per la morte del 21enne in circostanze così tragiche, è un collante che tiene unite le comunità e le tante persone partecipanti all’iniziativa promossa dall’amministrazione comunale di Sant’Arsenio per ricordare il giovane concittadino che, fino a pochi mesi fa, era parte attiva all’interno del comune dove aveva svolto il servizio civile.
A ricordare Massimo ieri sera, c’era il sindaco Donato Pica insieme all’assessore Andrea Vricella per il comune di Sant’Arsenio, oltre ad Antonio Pagliarulo, presidente del consiglio comunale di San Pietro al Tanagro, comune dove Massimo, fino a pochi anni fa aveva vissuto. Parole di forte commozione e di tristezza sono state espresse sia da Don Martino che dal Sindaco Pica per ricordare il giovane ma soprattutto per rimarcare il dolore delle comunità che si ritrovano ancora troppo spesso a dover piangere vite spezzate nel pieno della loro giovinezza. Lacrime silenti di tante persone, giovani e meno giovani, figure istituzionali, militari e religiose che si sono volute stringere, con la fiaccolata, intorno alla famiglia del ragazzo per condividere un dolore al fine di renderlo meno pesante da sopportare.
La madre del 21enne, ha scelto di affidare ai social il suo messaggio di ringraziamento per la partecipazione e la vicinanza dimostrata nella serata di ieri 11 marzo in questo momento così triste per la sua vita. “Sono la mamma di Massimo e resterò sua mamma per sempre, nonostante mi sia stato tolto nel modo più crudele. Mi sta attraversando un tormento enorme ed infinito. Ringrazio chi si è stretto intorno al mio dolore dimostrandomi amore e vicinanza, ma soprattutto ringrazio tutti i ragazzi che stasera erano lì in quel posto che me l’ha portato via. Vi tengo impressi tutti nel mio cuore – ha scritto Benedetta Sottile – e vi voglio bene infinitamente. Grazie di tutto”