Un nuovo servizio sta per prendere il via a Sant’Arsenio che sarà capace di iffrire un importane supporto alle famiglie che devono affrontare difficoltà dovute a casi di neurodivergenze ed autismo nei loro figli. Presentato lo scorso aprile, grazie al sostegno della Fondazione Monte Pruno e della BCC Monte Pruno, mercoledì prossimo 18 settembre, sarà inaugurato “Spazio Indaco”, il nuovo centro di assistenza familiare ideato dal Consorzio S.I.S.S.I, avvalendosi del contributo delle cooperative locali Occhio Magico e Ban Blu, che si pone come obiettivo quello di aiutare le famiglie i cui bambini sono alle prese con difficoltà evolutive.
Una iniziativa che, sin dal momento della presentazione dell’idea al direttore generale della BCC Monte Pruno e presidente della Fondazione Monte Pruno da parte della responsabile del Consorzio SISSI Rosa Mandia, ha raccolto subito il sostegno e la collaborazione dell’istituto di credito che ha voluto supportare la realizzazione di un centro in grado di aiutare le famiglie nella gestione dei bimbi affetti da patologie come l’autismo e Disturbi Specifici dell’Apprendimento. “Il sostegno alle famiglie e ai bambini con difficoltà evolutive – ha infatti voluto sottolineare Michele Albanese – è una delle priorità della nostra Fondazione. La vicinanza all’autismo non è solo un gesto di comprensione, ma un atto d’amore che illumina la bellezza unica di ogni individuo, ricordandoci che la vera connessione nasce dall’ascolto del cuore, non dalle parole non dette”. Mercoledì prossimo 18 aprile, alle ore 17,00 in località San Vito si terrà dunque l’inaugurazione del centro che ha potuto contare, sulla sua realizzazione, anche sul supporto del Consorzio Sociale Piano d Zona S10, oltre che dell’istituto di credito e della Fondazione ed è patrocinato dal Comune di Sant’Arsenio.
L’inaugurazione sarà occasione anche per visitare il centro e soprattutto la “Motor Sensory Room”, una stanza sensoriale progettata per stimolare i sensi e promuovere lo sviluppo psicomotorio e comunicativo dei bambini con disturbi dello spettro autistico o con gravi difficoltà senso-motorie e comunicative. La stanza è frutto di una ricerca avanzata condotta dalla Cooperativa Giovamente in collaborazione con l’Università di Salerno, Dipartimento di Medicina, Chirurgia ed Odontoiatria “Scuola Medica Salernitana”. “Con Spazio Indaco – sottolinea ancora il direttore Albanese – abbiamo voluto dare una risposta concreta a un’esigenza sempre più sentita nel nostro territorio: quella di offrire strumenti e supporto specializzato a bambini che affrontano sfide significative nel loro sviluppo. Questo progetto è il frutto di un impegno condiviso e rappresenta un segno tangibile della nostra volontà di investire nel benessere della comunità. Siamo convinti che interventi qualificati, tempestivi e strutturati possano fare la differenza per il futuro di questi bambini e delle loro famiglie, creando un ambiente di crescita, inclusione e serenità.
La nostra Fondazione continuerà a sostenere iniziative che, come Spazio Indaco, mirano a migliorare la qualità della vita nel nostro territorio e noi abbiamo il dovere, e ancor di più il privilegio, di stare vicini, perché è nella vicinanza che impariamo a vedere il mondo attraverso occhi nuovi, scoprendo la bellezza che risiede nelle differenze. È importante capire che stare accanto a chi vive l’autismo significa abbracciare un mondo diverso, ma non meno prezioso, dove ogni gesto di comprensione diventa un ponte che avvicina le anime, rendendo più ricca la nostra umanità”.