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La Banca Monte Pruno si schiera a tutela del Credito Cooperativo e delle attività a sostegno di imprese e famiglie che gli istituti di credito territoriali pongono in essere. Una reazione comprensibile e sicuramente da sottolineare anche in virtù delle parole si spera irrealistiche di Ennio Doris, presidente di Mediolanum, rilasciate in un’intervista apparsa sul Corriere del Veneto in cui, nel presentare un quadro piuttosto strano del futuro delle banche in cui era prevedibile anche un netto ridimensionamento del capitale umano da sostituire con la tecnologia, ipotizzava anche una veloce scomparsa delle BCC, affermando che in pochi anni tutti gli sportelli sarebbero stati costretti a chiudere. La ragione di ciò sarebbe da ricercare nella necessità, anche e soprattutto per le piccole banche, di investire in tecnologia. A queste dichiarazioni, inevitabile la risposta del direttore generale di Federcasse Sergio Gatti che sottolinea come fare banca nell’era digitale non significa sicuramente fare banca virtuale mettendo quindi da parte il rapporto umano. Parole sicuramente condivisibili e condivise dalla Banca Monte Pruno, visto che, in un’era in cui la digitalizzazione raffredda e allontana sempre più il contatto tra le persone, ipotizzare che anche le Banche possano imporre ai propri clienti rapporti solo attraverso l’utilizzo di apparecchiature elettroniche, non è sicuramente auspicabile. Se si va ad analizzare in particolare il lavoro della Banca Monte Pruno, che da sempre punta all’ascolto del cliente e delle proprie necessità, cercando di andare incontro e quelle che sono le più diverse specificità, con personale e quindi risorse umane, con competenze adeguate e formate proprio per ascoltare le esigenze della persona con cui ci si trova a colloquiare, sembra davvero catastrofico il quadro descritto dal presidente di Mediolanum per il futuro rapporto tra banche e cliente. Se poi consideriamo i recenti risultati della Banca Monte Pruno che, oltre a mettere a disposizione dei propri clienti numerosi servizi di assistenza per agevolare e velocizzare le diverse operazioni bancarie, anche con applicazioni da installare su smartphone, ha anche investito in risorse umane con un considerevole aumento del numero di dipendenti, Ennio Doris, ha probabilmente commesso qualche errore di valutazione nell’esprimere un giudizio non proprio ipotizzabile, sul futuro bancario, senza nulla togliere alle competenze del presidente di Mediolanum. Anzi, oggi più che mai, il modus operandi delle banche di credito cooperativo che, per propria natura, sono quelle più vicine e più portate al rapporto umano con il cliente, dovrebbe essere preso da esempio. Non a caso anche Ignazio Visco, governatore della Banca d’Italia, ne ha sottolineato il valore. A sostegno delle attività poste in essere dalle Banche di Credito Cooperativo ed in particolare dalla Banca Monte Pruno, è intervenuto il presidente dell’Istituto di credito Anna Miscia che ha sottolineato come le Banche di Credito Cooperativo hanno garantito risposte concrete alla crisi, rendendola meno intensa e schierandosi al fianco delle famiglie e delle piccole e medie imprese. È un modello di business unico e privo di speculazione privata che fonda le sue radici sul legame indissolubile con le persone, con la grande particolarità di raccogliere ed investire risorse nel medesimo territorio. E’ davvero difficile poter immaginare come potesse essere lo stato dell’economia di un territorio senza la presenza delle BCC”.