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A Sant’Arsenio qualche giorno fa era salito agli onori della cronaca il mancato pagamento degli stipendi ai dipendenti comunali. A tirare fuori la questione era stato il gruppo di opposizione consiliare “Sì Cambia” secondo cui “gli stipendi – si leggeva in un manifesto pubblico – sono congelati da oltre un mese, in seguito al pignoramento dei fondi comunali. In più occasioni ed in tutte le sedi istituzionali abbiamo evidenziato – affermavano – problemi finanziari del comune di Sant’Arsenio, ma più volte venivano negate criticità con infondate rassicurazioni. Non si convoca un Consiglio comunale da tre mesi! La limitata apertura al confronto e la poca trasparenza ci fanno ritrovare inaspettatamente il pignoramento dei fondi comunali e quindi il congelamento degli stipendi dei dipendenti”.
Pare però, stando a quanto dichiara il sindaco Donato Pica, che qualche giorno prima che uscisse il manifesto pubblico dell’opposizione era già stato rimosso il pignoramento e quindi erano stati pagati tutti gli stipendi, compresi gli arretrati, ai dipendenti. Ecco allora che in un suo manifesto il primo cittadino parla di “dati inesatti, notizie imprecise, travisamento della realtà e scarsa conoscenza dei procedimenti amministrativi. Anziché eccedere nell’uso distorto della comunicazione – continua Pica – andrebbe privilegiato il sistema della segnalazione immediata a chi di competenza. Soprattutto per chi riveste la carica di consigliere comunale non guasterebbe un atteggiamento più prudente magari basato sulla consultazione periodica delle delibere e delle determine comunali anziché sparare nel mucchio in maniera generica e approssimativa. Se qualcuno pensa di poter risolvere i problemi della gente con i manifesti e senza mai leggere una carta, ciò – conclude il sindaco – rappresenta solo uno sterile esercizio di qualunquismo che non contribuisce alla creazione di un maggiore senso civico”.
Rosa ROMANO