Sant’Arsenio, disseppelliti i cani avvelenati nei giorni scorsi nell’area del Campo Sportivo

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NEL VIDEO SERVIZIO LE IMMAGINI E LE INTERVISTE REALIZZATE QUESTA MATTINA A SANT’ARSENIO-
Sono stati disseppelliti a Sant’Arsenio, alle prime luci dell’alba di questa mattina, 8 cani avvelenati nei giorni scorsi nell’area del campo sportivo. La procedura, effettuata con un escavatore, si è resa necessaria in seguito alla denuncia presentata dal Codacons Vallo di Diano alla Stazione della Guardia Forestale di Polla sulla vicenda. Il responsabile Roberto De Luca aveva evidenziato che la cagionata morte di un animale per crudeltà e senza necessità, è un reato penale previsto dall’art. 544 bis del Codice penale e punito con la reclusione da 4 mesi a 2 anni. Immediato l’intervento degli uomini della Forestale di Polla, che dopo aver trasmesso l’ipotesi di reato alla Procura della Repubblica di Sala Consilina hanno provveduto questa mattina al recupero delle carcasse dei cani, consegnate ai medici- veterinari dell’Istituto Zoo-profilattico per le analisi che dovranno confermare il presunto avvelenamento, ma anche per procedere alla lettura di eventuali micro- chip presenti sugli animali, nel qual caso di profilerebbe anche l’ipotesi di abbandono da parte di privati. Presente a Sant’Arsenio il Sovrintendente Pietro Rubino, comandante della Stazione Forestale di Polla, in prima linea contro i fenomeni di maltrattamento di animali ed i reati connessi. Presenti anche i veterinari dell’Asl di Salerno, che hanno fatto rilevare come in questo caso non sia stata rispettata la procedura stabilita dalla legge. I cani infatti non dovevano essere seppelliti, ma della vicenda andava informato il servizio veterinario dell’Asl che avrebbe dovuto subito provvedere ai necessari controlli. Una mancanza alla quale si è provveduto questa mattina con l’escavatore, procedura che è stata seguita momento per momento anche da alcuni rappresentanti di Associazioni Animaliste, che non hanno mancato di far sentire la loro voce di forte denuncia per quanto accaduto.
Antonio Sica

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