I giudici del Consiglio di Stato hanno accolto in parte le motivazioni presentate dal Comune di Santa Marina in merito all’accorpamento dell’Istituto Comprensivo di Policastro con l’istituto Dante Alighieri di Sapri. Nella sentenza del Consiglio di Stato pubblicata lo scorso 25 giugno, i giudici, pur accogliendo il ricorso della Regione Campania contro la sentenza del TAR che aveva invece dato ragione al Comune di Santa Marina, in merito all’accorpamento dell’istituto comprensivo del posto con quello di Sapri, hanno allo stesso tempo però, anche confermato l’annullamento degli atti impugnati dal Comune ritenendo dunque fondata la censura presentata dagli avvocati dell’ente comunale che hanno evidenziato come, il provvedimento varato dalla Regione Campania violava le linee guida regionali in materia dei metodo di accorpamento e di scelta dell’istituto accorpante e di quello accorpato.
Nella sentenza, infatti, i giudici ricordano che, l’art. 4.2 delle linee guida regionali in materia di dimensionamento scolastico, prevede che: “in caso di accorpamento di due o più istituzioni scolastiche appartenenti a diversi Comuni la sede centrale è individuata nella sede della scuola che presenta il numero più alto di allievi fatte salve le intese tra i Comuni di cui al successivo punto 6.2”. In virtù dunque di quanto specificato nell’articolo, il Comune di Santa Marina ha presentato i dati degli iscritti all’istituto comprensivo di Policastro da cui si evince che il numero di allievi presenti nel novembre del 2024 all’istituto di Policastro erano 414 mentre il Dante Alighieri ne contava 395 quindi in numero inferiore rispetto all’istituto di Santa Marina. Alla luce dunque delle linee guida regionali doveva essere l’istituto Comprensivo di Policastro Bussentino ad accorpare l’istituto Dante Alighieri e non viceversa. Inoltre gli avvocati dell’ente hanno anche evidenziato come, a Sapri, sono presenti due istituzioni scolastiche con il Dante Alighieri che poteva essere accorpato all’Istituto Santa Croce quindi nello stesso comune, così come avvenuto per Sala Consilina e non, piuttosto, procedere con l’accorpamento di un istituto più grande in uno più piccolo situati i comuni diversi.
La battaglia dunque continua da parte dell’amministrazione comunale di Santa Marina al fine di tutelare l’autonomia scolastica dell’istituto di Policastro. Ad annunciare il prosieguo della lotta l’amministrazione comunale attraverso un post in cui chiariscono come, il problema sia stato affrontato senza però creare clamore mediatico. “Crediamo – scrivono gli amministratori comunali – che i problemi complessi richiedono risposte serie, non slogan. In questi mesi abbiamo ascoltato il territorio condiviso le preoccupazioni di famiglie, insegnanti e studenti. E mentre c’era chi scendeva in piazza -legittimamente- noi abbiamo scelto un’altra strada, quella della discrezione e del lavoro concreto. Con i nostri legali abbiamo studiato ogni norma, ogni possibilità, ogni spiraglio. Abbiamo deciso di portare avanti la nostra battaglia nelle aule dei tribunali, dove si discute con gli atti, non con i megafoni. La scuola di Policastro Bussentino non è solo un edificio- continuano ma un presidio di cultura, cuore pulsante del nostro territorio. E noi abbiamo fatto, e continueremo a fare, tutto il possibile per proteggerla. Non ci siamo fatti vedere ma ci siamo sempre stati. Non abbiamo scelto la strada più visibile ma quella più efficace “