Sanità, la Fials evidenzia criticità all’ospedale di Polla

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 “Preoccupazione e disappunto verso l’ennesimo atteggiamento di mancata tutela e rispetto dei lavoratori afferenti al Presidio Ospedaliero di Polla”. È quanto esprime in una nota, inviata tra gli altri al direttore sanitario del Curto e al direttore generale dell’Asl Salerno, la Fials, secondo cui tale “condotta persevera da diversi mesi oltre a coinvolgere gli operatori stessi che, nell’attuale cedolino si sono visti negare le spettanze dovute, scaturite da prestazioni elargite ma, soprattutto riconoscimenti economici ed indennità previsti dal CCNL vigente”.

La Fials elenca la “mancata liquidazione: del lavoro straordinario, della premialità Covid 2020, delle prestazioni aggiuntive, delle Pronte Disponibilità effettuate; e la mancata liquidazione delle indennità art. 86 agli operatori socio sanitari che prestano servizio in alcune specifiche U.O”. La sigla sindacale evidenza, poi, “una reale difficoltà comunicativa, un reale distaccamento della Direzione nei confronti di ogni singolo dipendente, vero cuore pulsante dell’organizzazione sanitaria”. Dopo aver parlato di “Direzione lontana anni luce dalle problematiche comuni”, la Fials critica la gestione del Presidio Ospedaliero, “che ha visto – si legge nella nota – lo “smembramento” di alcuni servizi come l’”ufficio turni” il vero collante tra la Direzione e gli operatori, forse troppo vicino ai lavoratori e poco incline ad una politica presidiale volta ad un vero e proprio depotenziamento dei servizi e dell’offerta sanitaria rivolta agli abitanti del Vallo di Diano che conta circa 60.000 abitanti. Questa è la percezione della Fials” – si precisa ancora nella nota.

Il sindacato parla anche di criticità presso il Distretto 72 di Sala Consilina. “Ad oggi – si legge nel documento – non sono attive le cure palliative domiciliari, servizio previsto dai Lea e dai Decreti Regionali in materia, la cui inattivazione grava pesantemente sulle condizioni di pazienti oncologici che – precisano dal sindacato – , con ovvie difficoltà legate alla loro precaria condizione di salute, sono costretti a percorrere molti chilometri per poter godere di un loro diritto. Alla luce di quanto segnalato – conclude la nota – , chiediamo che venga entro 10 giorni fornito riscontro, altrimenti la Fials si riserva di denunciare tali inadempienze agli organi preposti al fine di vigilare sulla materia”.

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