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Dalla CGIL funzione Pubblica arriva una replica alle parole del sindaco di Sant’Arsenio Donato Pica che, in un recente comunicato, ha annunciato l’impegno per il potenziamento della struttura sanitaria del SS Annunziata. Con una nota stampa i referenti Luigi Pistone, Andrea Annunziata e Giuseppe Monzillo e il sergretario Pasquale Addesso, attaccano in primis il sindaco in merito al tema di Anatomia Patologica. Il 2 luglio il Sindaco Donato Pica aveva annunciato l’arrivo di un innovativo macchinario per potenziare il servizio.
I referenti della CGIL replicano sul trasferimento da PollaÂÂ Sant’Arsenio: “Dobbiamo far notare che i meriti – scrivono i referenti – che da solo il Signor Sindaco si ascrive, relativamente al trasferimento dell’Anatomia Patologica da Polla, inadeguati e pericolosi per la sicurezza dei lavoratori, presso l’ex laboratorio di analisi di Sant’Arsenio è frutto di un costante lavoro e di una strategia organizzativa di questa Organizzazione Sindacale in almeno un ventennio “. Inoltre per i referenti della CGIL i lavori per l’attivazione del servizio di contrasto alle dipendenze patologiche non sono ancora conclusi, volendo così smentire le parole del primo cittadino che annunciava una prossima attivazione. “Non abbiamo ancora compreso, – dichiarano i referenti della CGIL – quale sia il disegno di rilancio del nosocomio di Sant’Arsenio dell’amministrazione Pica all’ASL in quanto non solo non si sono mai confrontati o hanno chiesto di confrontarsi con persone o organizzazioni che conoscono i problemi dell’ASL/SAÂÂ e delle Strutture Sanitarie valdianesi maÂÂ non sono stati neanche capaci di decidere le sorti della Struttura di Località San Vito. Giova, segnalare ai cittadini – continuano – che la struttura in questione in alcune parti si trova in totale stato di abbandono, compromettendo la tenuta strutturale, nonostante l’ASL si fosse impegnata a migliorarla. Noi in passato con altre sigle sindacali e con il Comitato Curo, un progetto lo abbiamo sempre avuto e portato avanti, come ad esempio per la riconversione della struttura in ospedale di Comunità, come Unità Complessa di Cure Primarie collegata all’ospedale di Polla, in attività deospedalizzate e per attività di riabilitazione post-acuzie al fine di realizzare l’integrazione Ospedale-Territorio. Questa nota – concludono – non vuole avere natura polemica o autocelebrativa ma una testimonianza dell’impegno profuso per il potenziamento e la valorizzazione delle Strutture Sanitarie del Vallo di Diano”.
Anna Maria CAVA
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