A San Rufo, il sindaco Michele Marco ha firmato un’ordinanza per contrastare la crisi idrica. Fino al termine dell’emergenza idrica – si legge – è vietato su tutto il territorio comunale il prelievo e l’impiego di acqua potabile per lavare cortili, piazzali e veicoli a motore e per innaffiare giardini, orti e prati. E’ inoltre vietato l’uso di acqua potabile per riempire piscine ad uso domestico, fontane ornamentali, vasche da giardino e il funzionamento di fontanelle a getto continuo; vietato ogni altro spreco ed abuso in genere, non riconducibile all’uso alimentare, domestico e igienico. Sono esclusi dall’ordinanza i servizi pubblici a tutela del bene pubblico e di igiene urbana. Il comune invita poi i cittadini a adottare ogni utile accorgimento teso ad attuare un risparmio idrico ed in particolare: a montare nei rubinetti gli appositi dispositivi frangi getto, che possono consentire un risparmio idrico fino al 50%; invita a non utilizzare acqua corrente per il lavaggio di piatti o verdure, ma solo nella fase di risciacquo; a preferire la doccia al bagno; a controllare il corretto funzionamento dei propri impianti idrici ed irrigui al fine di individuare eventuali perdite; ad attrezzare i sistemi irrigui del verde con irrigazione a goccia e con sistemi temporizzati e sensori di umidità che evitano l’avvio dell’irrigazione quando non necessario; ad usare lavatrici e lavastoviglie sempre a pieno carico; a non fare scorrere in modo continuo l’acqua durante il lavaggio dei denti o la rasatura della barba; ad utilizzare l’acqua di lavaggio della frutta e della verdura per innaffiare le piante; a ridurre alla quantità strettamente necessaria l’erogazione ad ogni utilizzo del w.c. Si ricorda infine che in caso di mancato rispetto delle disposizioni sono previste sanzioni amministrative da 25 a 500 euro.