{vimeo}362530462{/vimeo}
Il gruppo consiliare San Pietro in Movimento scrive al Sindaco e ai Consiglieri comunali di maggioranza. Una lettera diffida in cui vengono presentate nuovamente richiesta a cui, non avrebbero ancora ricevuto risposta nonostante siano trascorsi diversi mesi. A ciò si aggiunge anche un manifesto pubblico destinato ai cittadini in cui il gruppo capeggiato da Piera Aromando spiegano ai cittadini le loro posizioni. Quattro i punti trattati nel manifesto che riguardano, in primis la denuncia secondo cui nella maggioranza sono stati nominati assessori senza però assegnare deleghe che, invece, sono state assegnate ai consiglieri.
Nel manifesto il gruppo parla di deleghe fasulle e dichiarano di aver inviato una lettera denuncia al prefetto in quanto tale opportunità non è contemplata nello statuto. Altro punto una diffida all’amministrazione ad aprire le porte del comune al Gruppo. Lo scorso giugno San Pietro in Movimento aveva presentato una richiesta per potersi veder riconosciuta una stanza all’interno della casa comunale dove poter svolgere il proprio ruolo politico e, inoltre, sempre a giugno, era stata presentata un’ulteriore richiesta per poter accedere alla documentazione in entrata e uscita dal Comune anche da sistema remoto. Probabilmente Piera Aromando e il suo gruppo, nel manifesto, si riferiscono proprio alla mancata rispsota suu queste richieste nel punto due del manifesto.
“L’amministrazione Quaranta – si legge sullo scritto – non vuole renderci partecipi della vita amministrativa”- Secondo gli scriventi la motivazione sarebbe la paura. “Noi – scrivono ancora – le porte le vogliamo spalancate”. Inoltre, secondo il regolamento consiliare, è prevista anche l’istituzione di commissioni consiliare. Il gruppo San Pietro in Movimento, ha presentato una esplicita richiesta a cui, ad oggi, ancora non hanno ricevuto risposta. Anche il contratto di manutenzione dell’illuminazione Pubblica è stato oggetto di intervento nel manifesto. In particolare Piera Aromando e i consiglieri del gruppo, lamentano la mancata sostituzione delle lampadine entro i termini previsti dal contratto, ossia 48 ore dalla segnalazione. Diverse quindi le richieste e, ancor più i punti, su cui il gruppo di San Pietro in Movimento ha diffidato l’amministrazione comunale ad intervenire e rispondere
Anna Maria CAVA