Salerno, una due giorni su “La prova nel Processo Penale” con il supporto della BCC Monte Pruno

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Il tema della giustizia come tantissimi altri settori, hanno una valenza sociale importantissima e per il quale è necessario che vengano poste in essere le necessarie azioni per garantire in particolare processi giusti ed equi. Nell’ambito di tale lavoro e considerata proprio la valenza sociale del tema, la BCC Monte Pruno non poteva esimersi dal sostenere un importante congresso che si svolge presso la Cittadella Giudiziaria di Salerno promosso dal LAPEC ossia Laboratorio Permanente Esame e Controesame e da Giusto Processo di Ettore Randazzo.

Una due giorni formativa che ha preso il via ieri e che ha visto anche la presenza, tra gli intervenuti anche del vice direttore generale della BCC Monte Pruno Cono Federico che ha dunque potuto ribadire l’attenzione dell’istituto di credito verso temi che, inevitabilmente, vanno ad interessare le istituzioni e di conseguenza toccano da vicino anche i cittadini, destinatari primari delle iniziative che la Monte Pruno sostiene. Il Dott. Federico, infatti, nel momento dedicato ai saluti introduttivi della due giorni che si conclude oggi, ha sottolineato innanzitutto la valenza professionale dell’evento che ha visto la vicinanza ed il sostegno dell’istituto di credito diretto da Michele Albanese anche per proseguire in quel lavoro di supporto già avviato con il LAPEC.

Il nostro coinvolgimento in questi incontri – ha inoltre sottolineato il Dott. Federico – è fondamentale per proseguire nel percorso di vicinanza alle istituzioni che contribuiscono alla crescita della comunità, grazie all’impegno ed alle presenza di illustri relatori, analizzando tematiche così significative. Le Banche, oggi, si trovano spesso coinvolte in procedimenti seri e complessi connessi ai rischi di frode digitale e ai reati per truffe anche nell’epoca dell’intelligenza artificiale ed è per questo – ha spiegato – che risulta indispensabile fare rete con i professionisti per cercare di avere il massimo della consapevolezza sui rischi e sulle potenziali minacce per i clienti e gli istituti stessi”.

La due giorni dedicata al tema “La prova nel Processo Penale”, ha potuto contare su illustri relatori giunti grazie anche all’impegno dell’Avv. Giovanni Sofia Segretario nazionale del LAPEC e Giusto Processo (Associazione costituita da Magistrati, Avvocati ed Accademici) ponendosi anche un fine ben specifico ossia, favorire il confronto tra autorevoli magistrati, avvocati, accademici che, nel corso della due giorni, avendo la possibilità di esprimere punti di vista e di aprire un dialogo costruttivo, presentano poi un progetto di riforma sul tema dell’esame incrociato che sarà consegnato al Vice Ministro della Giustizia Sen. Francesco Paolo Sisto. “La richiesta di riforma dell’esame incrociato – ha dichiarato a margine l’avv. Sofia – si è resa necessaria stante una interpretazione del tutto inidonea da parte degli operatori del diritto, a fronte di uno dei momenti più importanti del processo penale. La circostanza più rilevante e che questa richiesta di modifica parte dal “basso”, cioè da chi quotidianamente frequenta le aule penali e si “scontra” in prassi non conformi alla cultura del processo penale accusatorio. La necessità di un confronto a più voci e più realtà è fondamentale”.

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