Sequestrati dalla Guardia di Finanza, questa mattina, beni per un valore totale di circa 10 milioni di euro. Il provvedimento eseguito dalle fiamme gialle è stato emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Salerno su disposizione della Direzione Distrettuale Antimafia nei confronti del figlio di Gennaro Citarella, ucciso negli anni ’90 in un agguato di camorra. I beni posti sotto sequestro dalle fiamme gialle riguarderebbero prevalentemente quote societarie e complessi aziendali della CIEFFE Lavori S.r.l. e della CIEFFE Costruzioni S.r.l.. A portare all’emissione del decreto di sequestro su richiesta della Procura della Repubblica di Salerno sarebbero stati i risultati di apposite indagini condotte a carico della persona indagata che si sarebbe reso responsabile, nel corso degli anni dei reati di intestazione fittizia di beni, turbata libertà degli incanti, corruzione, plurimi illeciti fiscali oltre ad un tentato omicidio in concorso di stampo camorristico, con altri due soggetti.
Le due società oggetto di sequestro operano sull’intero territorio nazionale in ambito di costruzione di infrastrutture stradali e, secondo quanto emerge, pare che nel periodo 2021/2024, sono risultate aggiudicatarie di appalti per un valore superiore ai 450 milioni di euro. Si tratta di opere da realizzare o già in fase di esecuzione programmate nelle regioni, oltre che della Campania, anche Sardegna, Toscana e Lazio. Dagli accertamenti contabili eseguiti nel corso delle indagini, è stato possibile riscontrare come, le due società oggetto di sequestro, avessero ritratto le proprie risorse economiche e finanziarie, in fase di avvio della loro operatività, da alcune operazioni societarie straordinarie, come scissioni e trasferimenti di azienda, realizzate da altre compagini societarie riconducibili all’indagato seppure, lo stesso, non compariva tra i titolari di partecipazioni né rivestiva cariche sociali al loro interno. Il provvedimento emesso dal Tribunale di Salerno ed eseguito dalle fiamme gialle del comando provinciale di Salerno è suscettibile di impugnazioni e le accuse, così come formulate, saranno sottoposte a successive fasi di giudizio