Salerno, il direttore della Bcc Albanese il 10 ottobre all’incontro sul libro di Rodolfo Pierri

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Il Direttore Generale della Bcc Monte Pruno Michele Albanese sarà tra i relatori dell’incontro dedicato all’analisi del volume dell’Avv. Rodolfo Pierri, dal titolo “Fit and proper – Requisiti e criteri di idoneità degli esponenti bancari”, edito da Ecra, in programma il 10 ottobre, presso il Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università di Salerno. L’appuntamento si terrà alle 15:45 e vedrà la partecipazione di illustri accademici e specialisti del settore bancario e finanziario.

Tra i relatori, dunque, oltre a numerosi docenti universitari, ci sarà anche il Direttore della Banca Monte Pruno selezionato per la sua competenza e la lunga esperienza in materia. L’incontro sarà l’occasione per  approfondire temi di particolare rilevanza per il settore bancario, tra cui i requisiti di professionalità e competenza degli esponenti bancari, con un focus specifico sul Credito Cooperativo, spesso penalizzato da una normativa che applica un grado di proporzionalità molto ridotto. Durante l’evento il libro dell’avv. Pierri sarà analizzato attraverso il contributo di esperti che esamineranno i vari aspetti della normativa in questione, con particolare riferimento alle sfide che essa pone per gli amministratori e i sindaci delle banche, specialmente nel contesto del Credito Cooperativo. Dopo i saluti del Prof. Francesco Fasolino, Direttore del Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università di Salerno, si susseguiranno i vari interventi previsti, coordinati dal Prof. Salvatore Maccarone, già docente di Diritto del mercato finanziario, Università La Sapienza di Roma.

“In qualità di esponente del Credito Cooperativo – ha affermato il Direttore Generale della Bcc Monte Pruno, Albanese – , ritengo che l’analisi svolta dall’avv. Rodolfo Pierri nel suo volume sia particolarmente utile per mettere in luce le difficoltà che il nostro settore incontra nell’applicazione della normativa sui requisiti di professionalità e competenza. Il ridotto grado di proporzionalità delle norme, pensato principalmente per i grandi gruppi bancari, rischia di penalizzare realtà come le nostre, che operano in contesti locali e hanno una missione sociale ben precisa. Ritengo – ha concluso il direttore Albanese – che questo incontro possa rappresentare un’opportunità di confronto importante per riflettere su possibili miglioramenti legislativi, affinché si tenga conto delle peculiarità del Credito Cooperativo senza sacrificarne l’efficienza e la capacità di rispondere alle esigenze del territorio.”

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