Salerno, il 27 gennaio congresso di ALEA contro il gioco d’azzardo

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Una delle malattie del 21esimo secolo è sicuramente la ludopatia. Un malessere che spinge le persone verso il gioco d’azzardo incontrollato con sempre più casi che vedono famiglie distrutte economicamente e socialmente. Guarire è difficile ma si può. Ed è proprio per informare su quelle che possono essere le conseguenze le possibilità di combattere e guarire dalla ludopatia, venerdì 27 gennaio, per la prima volta nel mezzogiorno d’Italia, arriverà a Palazzo di Città a Salerno il congresso nazionale di ALEA Associazione per lo studio del gioco d’azzardo e dei comportamenti a rischio. Per un giorno, quindi, Salerno sarà capitale della lotta al gioco d’azzardo che ormai, in maniera sempre silente, colpisce centinaia di migliaia di persone rovinando altrettante famiglie esposte al rischio di povertà. La difficile situazione economica che si sta vivendo, paradossalmente, diventa anche terreno fertile per il proliferare di casi di famiglie rovinate. Basti pensare che il mercato del Gioco d’Azzardo risulta in continua crescita rispetto ad una condizione di crisi economica. La speranze di riuscire ad ottenere una vincita cospicua spinge sempre più persone ad essere dipendenti dal gioco d’azzardo, senza però tornaconto. L’Associazione ALEA, fondata nel 2000, si occupa proprio di dare sostegno alle persone e famiglie colpite dal gioco d’azzardo patologico. Un impegno diffuso su tutto il territorio italiano e che venerdì 27 gennaio arriverà anche a Salerno con il congresso sul tema “Azzardo: il diritto alla cura, il dovere di prendersi cura”. L’evento, realizzato in collaborazione con il Gruppo Logos Onlus, l’Associazione Famiglie in Gioco, la Rete Campania per l’Ecologia Sociale, e con il patrocinio di Regione Campania, Comune di Salerno, Consulta Nazionale Antiusura “Giovanni Paolo II” Onlus, Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri di Salerno, Ordine degli Psicologi della Regione Campania, vuole promuovere il diritto alla cura di centinaia di migliaia di cittadini vittime del disturbo da gioco d’azzardo, e sollecitare il Governo e gli enti locali a garantire la più ampia accessibilità ai programmi pubblici, privati e del Terzo Settore più conosciuti ed efficienti in Italia. “Il Congresso segna una tappa cruciale per la promozione di una cultura della tutela della salute rispetto ai problemi legati all’azzardo nel Meridione,– spiega Aniello Baselice, fondatore del Gruppo Logos Onlus – Oltre a fornire un’accurata analisi sui dati legati all’azzardo e sulle dinamiche sociali e culturali ad esso collegate, il congresso vuole sensibilizzare e supportare quanti ricoprono ruoli di responsabilità nell’ambito della salute pubblica, alla luce delle recenti sentenze emesse da autorevoli fori giudiziari (Consiglio di Stato, Corte di Cassazione) che hanno sancito il primato del diritto alla salute rispetto agli interessi di natura primariamente economica.” Nel corso dell’appuntamento, saranno evidenziate le esperienze positive di prevenzione e di advocacy svolte dai servizi sanitari e sociali, dalle reti locali e nazionali di cittadinanza attiva e solidale e da ormai centinaia di Enti locali, grandi e piccoli, che in Italia hanno adottato e continuano ad adottare provvedimenti amministrativi tesi a tutelare i cittadini dai rischi e dai danni dell’azzardo. Il Congresso è gratuito ed aperto al pubblico. Inoltre, per i professionisti in ambito sanitario, la partecipazione all’evento varrà 9 crediti formativi ECM.

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