Salerno. Il 10 giugno alla Feltrinelli, Peluso presenta il suo ultimo libro

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Il racconto di Lorenzo Peluso e della sua espeirneza come gionralista embedded arriva alla Feltrinelli di Salerno dove venerdì 10 giugno sarà presentato al pubblico. Alle ore 18,30 la sede ubicata in Corso Vittorio Emanuele ospiterà la presentazione del libro As-salamu ‘alaykum che raccoglie alcuni dei momenti più significativi delle sue esperienze vissute in Afghanistan, Libano e Kosovo come cronista di guerra e raccontando del lavoro dei nostri militari impegnati nelle missioni di pace. Un libro che merita sicuramente di essere letto e di conservare gelosamente proprio per i racconti che conserva e che parlano di persone come noi costretti però a dover tutti i giorni fare i conti con le atrocità della guerra. Del libro, di cosa racconta e di quali emozioni cerca di trasmettere, ne parlerà direttamente l’autore Lorenzo Peluso nell’incontro di presentazione moderato dalla giornalista Barbara Albero in programma presso la sede della Feltrinelli venerdì 10 giugno alle ore 18,30. L’evento sarà arricchito  dalla presenza anche del colonnello Gianrico Spinelli, comandante del reggimento Guide 19° Salerno; il giornalista Gabriele Bojano del Corriere del Mezzogiorno; il giornalista Stefano Pignataro del quotidiano La Città. As-salāmu ‘alaykum è un diario delle esperienze di un giornalista embedded al seguito delle missioni militari italiane in Afghanistan, Libano e Kosovo. Una testimonianza sul campo del contributo dato dalle truppe italiane alle popolazioni locali per garantire uno stato di pace duraturo. Cronaca, fotografia e ricordi personali in un accavallarsi di tante voci e di tanti sguardi, gli occhi di quei bambini kosovari e libanesi, che sono la speranza per un futuro migliore. “Inconsapevole del turbinio di emozioni che stanno per travolgere la tua mente, continui a guardare quelle immagini. Ma intanto cresce l’attesa. Più guardi quelle foto, più sale la voglia di tornare. Ti mancano quei colori, quei silenzi, quei rumori. Ti mancano le voci, i paesaggi, la paura, l’incoscienza. Ti mancano quegli amici che, speri, siano lì ad aspettare te.” 

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