Necessari 900 alunni per mantenere l’autonomia della scuola, nel salernitano 40 istituti a rischio

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Nel salernitano circa 40 istituti, nei prossimi due anni, potrebbero restare senza un preside. Nella legge di bilancio i limiti per l’autonomia giuridica sono innalzati da 600 a 900 studenti

Anche se il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara spiega che il dimensionamento avverrà «nel modo più indolore possibile». E che si interverrà solo sulle dirigenze e non sulle strutture fisiche, lo scenario ha creato allarme. Soprattutto in una provincia come la nostra già aggravata con molti plessi spopolati a causa del crollo demografico, sindacati, presidi e docenti sono in ansia per l’ipotesi di un taglio netto delle autonomie scolastiche che porterebbe alla perdita di posti di presidenza e di segreteria e sarebbero dettati – dicono – da una visione economicistica della scuola.

Nel salernitano, ad oggi, sono 33 le scuole senza un preside stabile e affidate ad un reggente. Con l’entrata in vigore di nuovi parametri, rischiano la perdita dell’autonomia altre 40 scuole.

Il salernitano soffre il crollo demografico in modo grave. Tra infanzia e primaria – secondo quanto riportato da IlMattino – ci sono 65 scuole con meno di 30 alunni, soprattutto tra i plessi per l’infanzia. Il plesso Montecorice registra 13 bambini; il plesso di San Mauro Cilento ha solo 11 bambini dell’infanzia. Il plesso Borgo San Lazzaro del comprensivo Serre-Castelcivita, ha 24 bambini. Il plesso Camaldoli, del comprensivo di Campagna, conta 13 bambini. Il plesso infanzia di Cuccaro Vetere, del comprensivo Futani, ha solo 8 bambini. Il plesso Arenabianca, del comprensivo di Montesano sulla Marcellana, conta 8 bambini. L’elenco delle scuole con meno di 30 alunni non finisce qui. Il plesso di Magliano Vetere, del comprensivo Gioi Cilento, ha 10 bambini; il plesso Ostigliano, del comprensivo di Gioi Cilento, ha 14 bambini; il plesso San Severino, del comprensivo di Centola, ha 12 bambini. Il plesso Casalbuono conta appena 20 alunni. Il plesso di Orria Cilento conta 11 alunni. Ma a preoccupare è il numero delle scuole che non hanno alunni. Tra queste scuole ci sono i plessi infanzia di Romagnano, Scalo, Casale del comprensivo di Buccino. Zero alunni anche al plesso Infanzia di San Mauro La Bruca, del comprensivo di Futani. La situazione non è più rosea alle scuole elementari. Ecco la lista dei plessi anemici. Ci sono i plessi elementari di Ricigliano capoluogo con 17 alunni e Bellosguardo con 19 alunni. Il plesso di Stella Cilento ha 11 alunni. Il plesso di Camerota ha 9 alunni, il plesso di Prignano Cilento ha 27 alunni, la scuola di Pertosa ha 20 alunni. Il plesso di Cicerale conta 17 alunni e la scuola di Ascea Baronia conta 22 alunni. Il plesso Tortorella l’anno scorso non aveva alunni, mentre quest’anno ne ha sei. Il plesso di Vibonati ha 27 alunni. Il plesso di Furore ha 21 alunni. La scuola elementare di Lentiscosa e la scuola di Felitto hanno 24 alunni.

L’intera provincia, soprattutto nelle aree interne, soffre tale situazione. Il ministro Valditara però spiega – come riporta La Stampa – che la riduzione è graduale e avrà un orizzonte temporale di dieci anni in totale, che si interviene «solo sulle strutture giuridiche. Cioè sulle dirigenze scolastiche. Non sulle strutture fisiche. Questo significa che i plessi attuali sono 40.466 e rimarranno 40.466. Saranno quindi le scuole intese come istituti giuridici a subire una riduzione di 700 unità in due anni. Secondo il ministro questo dimensionamento è necessario per garantire alle scuole i fondi del Pnrr. Entro il 31 dicembre l’Italia deve adeguare la rete scolastica all’andamento anagrafico della popolazione studentesca

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