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La notizia diffusa ieri dal sindaco di Salento Gabriele De Marco, attraverso la sua pagina facebook, in riferimento alla non pericolosità dei rifiuti interrati nel 1995, viene subito corretta dal senatore Francesco Castiello che non condivide l’esultanza del primo cittadino evidenziando come le indagini e la fase istruttoria non sia ancora conclusa. Con una nota stampa il Senatore pentastellato sottolinea: “Non comprendiamo come e perché,dall’ambito della polizia giudiziaria,sia stata disinvoltamente comunicata tale notizia al comune di Salento, quando è ancora in corso l’istruttoria.
Il rappresentante dell’ARPAC era stato convocato presso la Procura di Vallo per i necessari approfondimenti; incontro rinviato per un impedimento dello stesso dirigente dell’ARPAC”. Ma non è tutto. I rilievi effettuati utilizzando mezzi aerei dotati di sofisticate apparecchiature elettroniche capaci di analizzare con precisione la qualità del terreno in cui sono stati rinvenuti i rifiuti ospedalieri interrati su ordine dell’ASL, potrebbero non aver consentito un attento esame dell’area a profondità elevate. Questo almeno è quanto ipotizzato dal senatore Castiello che, nella nota ricorda come il pericolo di inquinamento deve essere comunque preso in forte considerazione e che, seppur non viene rilevata la tossicità e la radioattività dei rifiuti interrati nel 1995 nelle aree di riferimento e soggette a verifica, ciò non vuol dire che le zone interessate non presentino alcun tipo di inquinamento.
Nella nota infatti, si fa riferimento ad un potenziale inquinamento delle falde acquifere derivante dalla possibilità che il percolato dei rifiuti sotterrati oltre 20 anni fa, possa aver raggiunto in profondità le falde acquifere “A meno – scrive ironico Castiello – di non voler credere alla “abrogazione” della legge di Newton, per cui il liquido anziché andar giù, venga su”. In conclusione arriva l’annuncio che, nei prossimi giorni saranno forniti alla Procura mezzi di prova documentale che legittimano dubbi e riserve sull’esattezza delle valutazioni dell’ARPAC, rendendo quindi si legge “necessarie verifiche istruttorie appropriate alla sensibilità degli interessi pubblici in gioco quali: ambiente e salute”.
Anna Maria CAVA