Saldi invernali, in Campania al via sabato 4 gennaio: gli obblighi per i commercianti

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Partiranno sabato prossimo 4 gennaio i saldi invernali in praticamente tutta Italia. Si distinguono solo la Valle d’Aosta, dove i saldi sono iniziati oggi con gli sconti offerti dai commerciati sui prodotti invernali e nelle provincie autonome di Trento e Bolzano dove saranno i commercianti a stabilire la data di inizio e fine dei saldi invernali. Anche in Campania, dunque, gli sconto sui capi invernali prenderanno il via ufficialmente sabato 4 gennaio in tempo anche per acquistare i regali dell’ultimo minuto per la festività dell’epifania del 6 gennaio.

In Campania i saldi proseguiranno per 60 giorni e dunque fino ai primi giorni di marzo e, come ogni anno, in agguato il rischio truffe su cui, le associazioni di categoria, cercano sempre di offrire il maggior numero di informazioni possibili proprio per prevenirle.

Innanzitutto invitano a diffidare degli esercizi commerciali in cui viene indicata l’impossibilità a cambiare la merce acquistata in saldo. Infatti è diritto dell’acquirente ottenere la sostituzione del capo che, una volta acquistato, possa risultare difettoso e danneggiato. Il commerciante è infatti obbligato alla sua sostituzione così come se si tratta di un capo d’abbigliamento la cui misura non è conforme oppure se il colore non sia di gradimento. Anche in questo caso il negoziante è obbligato a sostituire il capo. Il termine entro cui il cambio può avvenire viene invece lasciato a discrezione del negoziante che può stabilire i tempi dei cambi della merce venduta in saldo.

Attenzione come sempre anche ai cartellini attaccati ai capi su cui devono essere indicati il prezzo pieno del capo ossia il prezzo più basso applicato al capo nei 30 giorni precedenti all’inizio del periodo dei saldi, la percentuale di sconto applicata al capo e il prezzo finale scontato. Importante inoltre ricordare che, il commerciante, non può rifiutarsi di accettare pagamenti con carta di credito. Ancora oggi, infatti, è possibile trovare negozi in cui si chiede che, il pagamento della merce in saldo, avvenga per contanti. Ciò non è contemplato dalla legge che, su questo punto è molto chiara invitando i negozianti a preferire pagamenti con carte di credito o bancomat e dunque che siano tracciabili

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