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Si inizia a correre ai ripari in vista dello stop del termovalorizzatore di Acerra che provocherà non pochi disagi vista l’impossibilità di smaltire i rifiuti attraverso il processo della combustione. 40 i giorni di stop previsti che, per la Regione Campania, possono rivelarsi un’eternità dato che l’inceneritore di Acerra serve circa 550 comuni campani. Tocca quindi alle comunità locali attivarsi per ridurre al massimo i disagi.
A tal proposito il consigliere comunale di Sala Consilina con delega all’ambiente Nicola Colucci, con l’approssimarsi della chiusura dell’impianto, ha deciso di chiedere la collaborazione dei cittadini con una lettera aperta. Nella nota il consigliere Colucci, invitando a ridurre al massimo il conferimento del secco indifferenziato spiega le modalità di trattamento dei rifiuti urbani. “Dalla prossima settimana, spiega Nicola Colucci – l’impianto di Acerra subirà uno stop di circa 40 giorni. Si tratta di un impianto che si occupa dell’incenerimento di circa 730 mila tonnellate di rifiuti secco indifferenziato raccolti nei comuni della Regione Campania”.
Sottolineando come le azioni atte a ridurre al massimo i disagi siano scelte che non dettate da volontà politiche ma da esigenze oggettive a tutela anche della salute pubblica, si appella al senso civico dello stesso cittadino per una maggiore attenzione nella differenziazione dei rifiuti cercando anche di ridurre al massimo il conferimento del secco indifferenziato che, per la durata della chiusura del termovalorizzatore, non potrà essere smaltito.”I rifiuti differenziati come umido, carta, plastica, vetro, alluminio – spiega il consigliere Colucci – vengono avviati al compostaggio o al riciclo presso specifici impianti di trattamento. Ciò però non è possibile con la frazione indifferenziata che, invece viene avviata negli impianti STIRSistema di Tritovagliatura e Imballaggio Rifiuti al fine di essere poi consegnata agli inceneritori ÂÂÂÂÂ per la distruzione.
Ciò non sarà possibile dalla prossima settimana. Ecco perché è necessario ora più che mai separare correttamente i rifiuti per puntare sulla filiera del riciclo.Ad oggi, – dichiara in conclusione Nicola Colucci – noi tutti siamo chiamati a meglio differenziare e rispettare l’ambiente, per differenziarci e avere riguardo della nostra Città rendendola sempre più virtuosa.
Anna Maria CAVA
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