Una intensa emozione a Sala Consilina, sabato scorso 25 marzo, per la consegna della Pala della Madonna del Rosario restituita alla comunità salese dopo 40 anni dalla trafugazione avvenuta nell’epoca in cui la Chiesa di Santo Stefano era chiusa per inagibilità a causa di danni dovuti dal terremoto del 1980. La restituzione dell’opera, è stata possibile grazie ai Carabinieri del Nucleo di Tutela Patrimonio Culturale di Torino che hanno rinvenuto la Pala presso un restauratore di Asti ed individuato come appartenente alla comunità salese grazie ad un’attenta analisi di confronto effettuata su migliaia di immagini fotografiche inserite nelle banche dati del Nucleo TPC di opere illecitamente sottratte.
La foto scattata dal fotografo salese Tonino Arpea e la denuncia effettuata, al momento della scomparsa, dall’allora parroco Don Amedeo Parascandolo, hanno consentito ai carabinieri di risalire alla proprietà del bene rinvenuto e, sabato scorso, è stato restituito ufficialmente alla comunità salese in una cerimonia moderata dal Don Domenico Santangelo che ha voluto anche la presenza di esperti che hanno spiegato l’importanza storica dell’opera evidenziando anche come, la Pala della Madonna del Rosario, necessiti però ora di un’attenta opera di restauro prima di poterla posizionare nuovamente nel luogo dove è stata per centinaia di anni, ossia nella cappella della Madonna sita sulla sinistra all’ingresso nella Chiesa di Santo Stefano a Sala Consilina.
A partecipare alla consegna della Pala anche il Sindaco di Sala Consilina Francesco Cavallone che ha sottolineato l’importanza del momento per la comunità da lui rappresentata perché torna in possesso di un bene di inestimabile valore che va curato e tutelato. A descrivere l’opera importante compiuta dai Carabinieri del Nucleo di Tutela del Patrimonio Culturale il Capitano Massimiliano Croce che ha ripercorso la lunga storia del Nucleo TPC iniziata nel 1969 e di come il loro lavoro non si fermi solo ai confini italiani ma si allarga anche all’estero per ricercare e recuperare opere illecitamente sottratte. Presente inoltre alla cerimonia il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Salerno Col. Filippo Melchiorre che ha sottolineato l’ampio spazio operativo dell’Arma a difesa delle comunità e in contrasto agli illeciti.