Sala Consilina. Dall’OIPA la richiesta al Comune di un regolamento pro animali

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Dotare il comune di Sala Consilina di un regolamento per la tutela degli animali vaganti e padronali. È quanto chiede l’OIPA (Organizzazione Internazionale Protezione Animali) di Salerno e Provincia, attraverso una nota protocollata presso gli uffici comunali e a firma della referente per il Vallo di Diano Enrica Ferricelli. L’iniziativa arriva a seguito anche dei numerosi casi di maltrattamento di randagi che si sono verificati sul territorio, partendo dal caso di Gaia che è stata crudelmente presa a fucilate da balordi lasciandola agonizzante in strada e salva solo grazie alle amorevoli cure dei membri dell’Oipa con uno dei soci ha deciso di adottarla e continua a prendersene cura.

Al caso di Gaia, purtroppo negli ultimi giorni se ne sono aggiunti altri come il ferimento di Galileo e, nei giorni scorsi il tentato avvelenamento di Jack, salvato grazie al pronto intervento di Giovanni Rega che con l’aiuto e le cure della Dott.ssa Doris Salluzzi sono riusciti a salvargli la vita ed ora sta bene. Non sono solo i casi di violenza sugli animali, però, a spingere l’OIPA a chiedere l’adozione di un regolamento comunale. Infatti Enrica Ferricelli, referente di Oipa, insieme a Maria Antonietta Di Gregorio anche lei referente dell’organizzazione di Sala Consilina, chiedono che il Comune di Sala Consilina si adegui alla legge regionale approvata lo scorso aprile su “Disposizioni volte a promuovere e a tutelare il rispetto ed il benessere degli animali d’affezione e a  prevenire il randagismo”, anche per ciò che riguarda il comportamento da tenere da parte dei cittadini padroni di animali d’affezione.

“A quasi un anno dall’apertura della sede Oipa a Sala Consilina, riceviamo di continuo segnalazioni e richieste di aiuto e nonostante ci siamo attivate da subito con adozioni e con provviste di alimenti, medicinali ed altro, sappiamo che non possiamo colmare, da sole, una problematica di così grandi dimensioni e che riguarda un’intera comunità, oggigiorno sempre più preoccupata delle sorti dei poveri randagi lasciati in balia di pazzi scellerati. è giunto il momento che Comune, Asl e Associazioni si uniscano per mettere un freno all’ignoranza, all’ incuria ed al menefreghismo di quella cerchia di persone che nel 2019 ancora non sa che maltrattare, torturare o uccidere un animale costituisca reato; o ancora che è poco decoroso oltre che sanzionabile il non raccogliere le deiezioni canine, lasciate dai propri animali, lungo le strade cittadine. Sono compiaciuta che nel mio Comune ci sia una buona attenzione alla problematica randagi, tuttavia – dichiara in conclusione Enrica Ferricelli – sono convinta manchi ancora un tassello fondamentale, una regolamentazione esaustiva per tutti gli animali presenti sul territorio e non solo. Siamo pronti a confrontarci per trovare le soluzioni migliori per animali e persone per una serena convivenza.

Anna Maria CAVA

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