Sala Consilina. Dal sindaco solidarietà a Li.Lo. “Chi parla di clima di violenza è scollegato dalla realtà”

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A distanza di alcuni giorni dalle accuse lanciate via social dai gestori del locale Li.Lo che, nell’annunciare la chiusura del locale in Piazza Umberto I avevano motivato la scelta sulla base di una situazione di degrado, violenza diffusa e mancanza di sicurezza a Sala Consilina, arriva la replica e l’analisi del sindaco Francesco Cavallone che, in un lungo scritto in cui vengono illustrate iniziative messe in campo dall’amministrazione comunale per migliorare sempre più la città, ricordando l’impegno e la presenza costante delle forze dell’ordine in presidio sul territorio, ricorda la descrizione di Sala Consilina come città in preda al degrado, vittima di baby gang, in cui si respira un clima di violenza e in balia di personaggi criminali, “denota -scrive il sindaco Cavallone – un evidente scollegamento con la realtà delle cose”.

Il primo cittadino salese ricordando le numerose iniziative intraprese, in ambito di lavori pubblici, a sostegno delle attività economiche, come attività di promozione del territorio e delle eccellenze culturali e gastronomiche, ritiene privo di una relazione “l’attribuzione della causalità di quanto accaduto – scrive – al degrado di Piazza Umberto I, ovvero del “paese tutto” ed alla mancanza in questi anni di investimenti e programmazione in ambito sociale e culturale”. Francesco Cavallone nella nota di chiarimento in merito alla descrizione fatta di Sala Consilina, nel condannare duramente ogni tipo di violenza e minaccia che, a parere del primo cittadino va sempre perseguita ricorrendo agli strumenti di giustizia legale, ricorda come le forze dell’ordine sono costantemente in campo a presidio di Sala Consilina e dell’intero Vallo di Diano per garantire la sicurezza, evidenziando anche come: “A preservare la civiltà del nostro paese – scrive – concorrono, con ruoli e responsabilità differenti, magistratura e forze dell’ordine, istituzioni politiche e scolastiche, famiglie e singoli o associati cittadini”.

Respingendo quindi ogni tipo di dichiarazione che parla di violenza e degrado dilagante a Sala Consilina, in virtù anche dell’operato di carabinieri, Polizia Stradale, Guardia di Finanza e Polizia Municipale, sempre impegnati a garantire la sicurezza nel Vallo di Diano, dichiara: “Siamo orgogliosi di poter affermare e sostenere, – scrive Francesco Cavallone – che Sala Consilina è una Città Sicura, un luogo dove la stragrande maggioranza dei suoi abitanti è costituita da persone civili, non violente, ma educate, propositive, volenterose, rispettose delle regole e delle istituzioni; è una Città che offre servizi, attrazioni culturali, gastronomiche, economiche e sociali grazie alla sua storia, a tutti gli amministratori che hanno contribuito alla sua evoluzione e ai cittadini che l’hanno vissuta e la vivono, investendo le proprie risorse umane ed economiche”.

Inoltre il primo cittadino salese ricorda come, episodi sconcertati e da condannare, come quello subito purtroppo dai gestori del Li.Lo, purtroppo si verificano in tutta Italia, “ma – sottolinea – la responsabilità non può imprescindibilmente attribuirsi all’inefficienza delle istituzioni locali o statali. Idee e scelte politiche, programmi e pianificazioni, modalità e decisioni di intervento si possono non condividere o contestare senza, però, gettare inutilmente e pretestuosamente fango sull’intera Città”.

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