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La Cooperativa Culturale La Cantina della Arti ricorda il grande attore teatrale napoletano Eduardo De Filippo. A 30 anni dalla scomparsa dell’attore venerdì 31 ottobre presso l’Auditorium Gatta a Sala Consilina gli attori della compagnia teatrale diretta da M° Enzo D’Arco “Sik Sik, l’artefice magico”. La rappresentazione teatrale, con inizio alle ore 21,00, si preannuncia di sicuro impatto emozionale oltre che di forte interesse artistico-culturale. Eduardo De Filippo, infatti compose la commedia in un vagone del trano che da Roma lo conduceva a Napoli nel 1929. Nel 1930 la prima rappresentazione a Napoli presso il Teatro Nuovo che sancì anche l’inizio di un immortale successo per i fratelli De Filippo. Ma Sik Sik, l’artefice magico, non segna soltanto l’inizio della carriera teatrale, che poi si sviluppa anche al cinema, di Eduardo De Filippo, ma è anche l’ultimo spettacolo che lo ha visto protagonista a teatro nella triplice veste di autore,attore e regista, nel 1980, 4 anni prima della sua morte, a Milano, in occasione dei festeggiamenti per il suo 80esimo compleanno. La Cooperativa Culturale La Cantina delle Arti, quindi, non poteva scegliere opera migliore per ricordare la figura incancellabile di un grande attore come Eduardo De Filippo. “A trent’anni dalla sua scomparsa, – spiega il Maestro Enzo D’Arco – portiamo in scena “il capostipite” dei personaggi eduardiani, così come lui stesso definì Sik Sik, l’artefice magico. È una farsa struggente, – spiega ancora D’Arco – metafora dell’uomo che, attraverso trucchi e giochi di prestigio prova a rendere la vita possibile, ma il trucco non riesce mai. In ogni caso ci prova. Il suo coraggio, la sua determinazione, il suo ingegno, il suo rimboccarsi le maniche e darsi da fare per sbarcare il lunario, la sua pulizia d’animo meriterebbero un applauso a prescindere dall’esito dei suoi artificiosi giochi di prestigio. Teatro e vita, è quello che si riflette con la sua contemporaneità in questa drammaturgia. – continua – Attore e pubblico conclude Enzo D’Arco – procedono inesorabilmente insieme, dall’inizio alla fine”