Sala C., un libro per raccontare la storia e l’evoluzione del Centro “Una Speranza”. Domani la presentazione

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Un libro per raccontare le origini di un progetto lungo 27 anni e che ha poi portato alla nascita ed all’entrata in funzione del Centro Una Speranza a Sala Consilina. Domani mattina, 16 novembre, alle ore 10,00, presso la sede del centro si terrà la presentazione del libro scritto da Mimmo Calicchio “Una speranza: La casa delle relazioni e delle occupazioni” che raccoglie una luna serie di storie ripercorrendo il cammino del centro diventato punto di riferimento per la comunità e per la tutela dei diritti delle persone con disabilità.

Un centro che si è sempre posto come obiettivo primario quello di costruire e dare vita ad una serie di servizi finalizzati a rispondere alle esigenze delle persone affette da disabilità nel percorso quotidiano del “durante” e del “dopo di noi”, lavorando per garantire una vita dignitosa a quanti sono costretti a fare i conti con disabilità cercando di rispettarne e di agevolare un percorso di crescita legato alle capacità e aspirazioni di ciascuno. Obiettivo che ha dunque portato alla costituzione del Centro “Una Speranza” ed alla costituzione della cooperativa “Natura Solidale” dedicata all’inserimento sociale e lavorativo delle persone svantaggiate. La cooperativa gestisce una fattoria sociale che produce cibo di qualità e offre ospitalità, unendo agricoltura, accoglienza e inclusione in un modello virtuoso di economia solidale.

Il libro di Mimmo Calicchio racconta come tutto questo è nato e cresciuto: una storia fatta di impegno, legami e sogni condivisi che hanno permesso di costruire una “casa” aperta a tutti, in grado di offrire nuove possibilità. Non si tratta solo di celebrare il passato, ma anche di immaginare il futuro, esplorando come questo progetto possa continuare a evolversi. La presentazione sarà un’occasione speciale per riflettere sul significato dell’inclusione e dell’impegno sociale. “Una Speranza” non è solo un nome: è un ideale che ha dato un senso a tante vite, creando uno spazio in cui relazioni, lavoro e occupazioni diventano il motore di una crescita collettiva e sostenibile.

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