Sala C., sgominata dai Carabinieri e dalla DDA di Potenza associazione a delinquere dedita allo spaccio di droga

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23 soggetti sono stati destinatari, nella notte appena trascorsa di altrettante ordinanze cautelari emesse dal GIP del Tribunale di Potenza su disposizione della Procura della DDA di Potenza che ha consentito di scardinare una fitta rete dedita allo spaccio di sostanza stupefacente che aveva come sede centrale il centro storico di Sala Consilina dove, nella notte, i carabinieri della locale Compagnia guidati dal Capitano Veronica Pastori hanno dato seguito alle ordinanza avvalendosi anche di nuclei cinofili oltre che dell’elicottero dei Carabinieri. L’operazione è stata eseguita in collaborazione anche con la Guardia di Finanza di Potenza a carico di diversi indagati ritenuti indiziati quali componenti di un’associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di sostanza stupefacente, oltre che ad essere coinvolti in ulteriori vicende delittuose anche contro la pubblica amministrazione oltre che contro il patrimonio.

Circa un centinaio i militari di Carabinieri e Guardia di Finanza che, con il supporto delle unità cinofile, nella notte scorsa, intorno alle ore 4, hanno dato il via all’operazione che si è svolta tra Sala Consilina e Potenza, raggiungendo i 23 soggetti destinatari delle misure cautelari personali di vario tipo come regime carcerario, arresti domiciliari, obbligo quotidiano di firma presso la Polizia Giudiziaria oltre che divieto di esercitare incarichi direttivi di persone giuridiche e di imprese. L’operazione, inoltre ha portato anche al sequestro preventivo per equivalente o in forma diretta della somma di denaro pari a circa 100 mila euro.

A svolgere un ruolo centrale nell’associazione pare, secondo quanto emerso dalle indagini, sia stato il salese Luigi Terruzzi che avrebbe svolto peraltro l’attività anche durante il periodo in cui era detenuto presso la casa circondariale di Potenza, potendo contare sulla complicità dei suoi familiari, Christian e Giusimaria Terruzzi e Michelina Giannetti raggiunti dalle misure cautelari e di un altro soggetto Pietro Paladino, tutti di Sala Consilina. Secondo quanto emerso dalle attività investigative, tutte da verificare nel corso dei diversi gradi di giudizio, pare che siano diversi i delitti svolti nell’ambito dell’attività criminale. In particola l’associazione era dedita all’acquisto e alla successiva vendita di sostanza stupefacente che avveniva avvalendosi di una fitta rete di spacciatori tra cui Toni Chirichella.

Nell’ambito delle indagini sono stati posti sotto sequestro oltre 2 kg di droga di tipo hashish suddivisa in 21 panetti. Inoltre è stata anche appurata la corruzione di un Pubblico Ufficiale, agente di polizia penitenziaria presso il carcere di Potenza per l’ottenimento di illeciti favori da parte dell’agente in cambio di beni ed utilità consegnati allo stesso. Le indagini hanno inoltre portato anche ad accertare la costituzione di imprese intestate a prestanome ma la cui gestione restava nelle mani dei componenti la famiglia Terruzzi già assoggettati a misure di prevenzione patrimoniale. Tra i reati contestati anche diverse truffe a danno dell’INPS eseguendo fittizie assunzioni, alcuni dei quali erano sottoposti al regime carcerario o parenti di questi, che avrebbero consentito agli stessi di ricevere nel tempo indennità in realtà non dovute realizzandone, di conseguenza, anche illeciti profitti.

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