Sala C., scarsa comunicazione con l’emergenza neve. Dagli insegnanti la replica a Cavallone

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La conferenza stampa indetta dal sindaco di Sala Consilina Francesco Cavallone per ringraziare quanti si sono adoperati in occasione dell’emergenza neve, si è anche rivelata motivo di attacco da parte del primo cittadino agli insegnanti. Cavallone, nella conferenza stampa, unica nel Vallo di Diano, in cui si elogiava il lavoro svolto dai volontari della protezione civile e da tutti i collaboratori comunali, ha anche chiesto agli insegnati di limitarsi a svolgere il loro lavoro. L’invito è giunto, pare, a seguito polemiche conseguenti all’emanazione di un’ordinanza di chiusura delle scuole per neve, giunta nella stessa mattinata di chiusura delle scuole quindi martedì 17 gennaio a seguito di una intensa nevicata della notte. Una nevicata comunque prevista da un’allerta meteo della protezione civile regionale che parlava di intense nevicate anche a bassa quota, con diversi i comuni che preventivamente avevano emanato l’ordinanza di chiusura anche per il martedì. Ordinanza che però non è stata emessa preventivamente dal sindaco salese, ma è giunta solo nella stessa mattinata, con genitori degli alunni che chiedevano lumi agli insegnati su cosa fare e un conseguente malumore vista l’incertezza. Il sindaco ha ritenuto opportuno in conferenza stampa rispondere alle polemiche invitando gli insegnanti a fare il loro lavoro con attacchi diretti. Da qui la nota stampa di Annamaria Mariniello da cui si evince anche come, i malumori di genitori e insegnanti erano anche fomentati dall’assenza di comunicazione istituzionale delle ordinanza che arrivavano solo tramite canali social.  “Noi insegnanti – si legge nella nota di Annamaria Mariniello – abbiamo cercato di supplire alla mancanza di informazioni da parte di chi doveva fornirle. In altri paesi del Vallo di Diano i Sindaci si sono assunti, a tempo debito, la responsabilità di chiudere le scuole o lasciarle aperte, consentendo a genitori, alunni ed insegnanti di organizzarsi. A Sala no, le comunicazioni avvengono dopo e ora ci spettano anche i consigli. Pur conoscendo – continua la nota stampa – lo zelo di chi riporta, con solerzia, private conversazioni, non si può comprendere l’atteggiamento offensivo pubblicamente reso.É impossibile tacere se il potere intende esercitare il proprio controllo anche in gruppi chiusi di conversazione. E’ necessario che ognuno di noi raggiunga la consapevolezza che non sia più possibile assistere supinamente alla deriva di una città i cui amministratori continuano a ripeterci che “va tutto bene”. Oso dissentire! – spiega Annamaria Mariniello – e se ciò non è possibile seppur vittime di accuse ingiuriose, mi rendo conto di quanto sia necessario chiarire che è proprio il mio lavoro di insegnante a imporlo. Essere insegnante – spiega Mariniello – significa anche formare menti dotate di pensiero critico, in una comunità dove sia possibile discutere in modo libero, aperto, tollerante su tutte le questioni.Ho tanta fiducia nei nostri piccoli alunni. Spero che non si rassegnino mai, che abbiano sempre la forza di opporsi in maniera costruttiva e il coraggio di uscire per andare ad osservare il mondo senza muri, forti del bagaglio di valori che ogni famiglia di questo territorio ha saputo tramandare loro.Infine, – conclude la nota stampa – auguro a tutti noi che essi abbiano il gran coraggio di ritornare, perché sia possibile realizzare qui i loro desideri, portare a Sala le loro competenze, lavorare insieme a chi ha scelto da sempre di vivere qui e, ogni giorno,investe le proprie energie e il proprio impegno per fermare questa triste agonia”.

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