Una serata dedicata al Beato e futuro Santo Pier Giorgio Frassati, ieri presso il Polo Culturale Cappuccini dove, grazie alla Fondazione Monte Pruno, rappresentata dal direttore Antonio Mastrandrea, è stato presentato il libro di Antonello Sica dal titolo “Pier Giorgio Frassati e i suoi sentieri”. Il giovane Beato deceduto a causa di una meningite fulminante all’età di appena 24 anni, aveva due grandi passioni. La prima l’amore incondizionato per la montagna che lo aveva portato ad intraprendere numerosi percorsi escursionistici oltre ad iscriversi a diverse associazioni alpinistiche tra cui anche l’Associazione di alpinisti cattolici “Giovane Montagna”; la seconda l’amore e l’attenzione verso i poveri in particolare i minatori che, all’epoca, rappresentavano la classe lavoratrice più povera e disagiata. Fu proprio nel corso delle sua attività al servizio dei poveri che, si pensa, possa aver contratto la malattia che lo ha poi portato alla morte in tenera età. Beatificato nel maggio del 1990 da Papa Giovanni Paolo II, il prossimo anno, come annunciato da Papa Francesco sarà canonizzato come Santo Protettore delle Confraterinite e dei giovani dell’Azione Cattolica. Per far conoscere dunque la figura del futuro Santo Pier Giorgio Frassati, nella serata di ieri la presentazione del libro di Antonello Sica, presso il Polo Culturale Cappuccini in un evento che si è aperto con i saluti del Sindaco di Sala Consilina Domenico Cartolano e del Direttore della Fondazione Monte Pruno che ha sostenuto l’iniziativa Antonio Mastrandrea a cui ha fatto seguito l’intervista con l’autore a cura del giornalista Giuseppe D’Amico.
La scelta di presentare il libro che racconta dei tanti sentieri intitolati, in tutta Italia al giovane escursionista torinese, non è casuale. Anche a Sala Consilina, infatti, nel 1996 fu inaugurato il Sentiero Pier Giorgio Frassati della Campania. Da qui dunque l’iniziativa anche per far conoscere alle, giovani generazioni, le motivazioni che hanno spinto all’intitolazione a Pier Giorgio Frassati del sentiero naturalistico e religioso che conduce alla cima del Monte Balzata dove è presente il Santuario di San Michele Arcangelo, proseguendo verso la Chiesa della Madonna di Sito Alto. Il libro “Pier Giorgio Frassati e i suoi sentieri”, edito dalla Effatà, con la Prefazione di don Luigi Ciotti, presentato ieri grazie anche al patrocinio del Gruppo Italiano Scrittori di Montagna, rientra nell’ambito del progetto escursionistico ed educativo per favorire un approccio globale alla montagna come palestra che allena, scuola che educa, tempio che eleva. La narrazione parte dalla vita di Pier Giorgio Frassati, giovane alpinista torinese, che amava la montagna, e da riflessioni sul suo intenso vivere questi ambienti. In appendice al volume l’Autore ha inserito le schede dei 22 Sentieri Frassati presenti in ogni Regione e Provincia autonoma d’Italia che rivestono particolare interesse naturalistico, storico e religioso.
All’evento era presente anche il Vescovo della Diocesi di Teggiano-Policastro Mons. Padre Antonio De Luca a cui sono state affidate le conclusioni.
“Abbiamo sostenuto con piacere l’iniziativa – ha spiegato il direttore della Fondazione Monte Pruno Antonio Mastrandrea nel corso del suo intervento – perché riteniamo importante e particolarmente educativo, ricordare la figura di Pier Giorgio Frassati ma anche per sottolineare la valenza storica e paesaggistica di sentieri che rappresentano un vero patrimonio naturale e spirituale dell’Italia”.