Novità nell’ambito del Porgetto SOFU, che vede protagonista la scuola di Formazione ETS Socrates di Sala Consilina insieme alla Cooperativa Sociale Fili d’Erba e all’associazione Quartieri Ogliara. Il progetto punta a favorire il reinserimento sociale dei detenuti, individuando attitudini e passioni per aiutarli a renderle future occupazioni.
Le attività erogate presso la Casa Circondariale Antonio Caputo di Salerno, attraverso il progetto fanno registrare un ampio coinvolgimento stimolando la creatività e la passione dei detenuti, tanto che gli organizzatori hanno deciso di dotarsi di un brand identificativo realizzato attraverso un concorso di idee rivolto agli iscritti al progetto. un segno distintivo nato dal basso e teso a garantire continuità alle azioni, ai servizi e alla coprogettazione attivata. Il progetto SOFU, finanziato dalla Regione Campania nell’ambito della manifestazione di interesse rivolta a soggetti no profit interessati alla co progettazione e gestione di percorsi di inclusione socio lavorativa delle persone in esecuzione penale, è stato concepito a Sala Consilina dopo la chiusura del Tribunale e del Carcere al fine di mantenere alta l’attenzione sui temi della giustizia e soprattutto sull’importanza di garantire la giustizia nelle aree, come spiegato dal Responsabile di ETS Socrates Massimo Burzo in occasione della presentazione ufficiale del progetto. Il tema giustizia, quindi, sempre più presente anche nel Vallo di Diano grazie all’iniziativa che punta all’organizzazione di iniziative, attivazione di servizi e la realizzazione di infrastrutture capaci di presidiare il territorio. Le attività sviluppate riguardano: servizi di affiancamento per la redazione del Curriculum Vitae, simulazioni per presentarsi o richiedere un colloquio di lavoro, affiancamento per l’avvio di nuove attività e per la redazione di un piano di impresa, attività di brainstorming per stimolare la creatività e lo sviluppo di “business idea” dei detenuti.
“Una vera rivoluzione creativa e motivazionale nel carcere di Fuorni a Salerno – spiegano gli organizzatori – capace di alimentare una nuova visione del futuro attraverso l’affiancamento e la verifica di fattibilità tecnica, economica, logistica e di mercato di nuove attività concepite dai detenuti nei settori della raccolta e lavorazione dei metalli, del noleggio auto, della movimentazione terra, di degustazione prodotti mediterranei , di lavorazioni meccaniche e artigianali ecc.”. Inoltre partiranno a breve incontri “one to one” con il coinvolgimento di titolari di imprese profit e no profit che terranno colloqui mirati con i detenuti finalizzati alla creazione di partenariati e all’inclusione sociale. Inoltre si sta anche lavorando alla creazione di un Osservatorio da localizzare a Sala Consilina coinvolgendo avvocati, psicologi, sociologi, formatori e altre istituzioni scolastiche e del terzo settore.