Sala C., nomina scrutatori. Polemiche dalla minoranza sulla modalità di

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In vista delle prossime competizioni elettorali con il rinnovo del consiglio regionale della campani e di alcune amministrazioni, nei diversi comuni ci si sta organizzando per la scelta degli scrutatori. A Sala Consilina polemiche a seguito dell’adunanza pubblica per la nomina dei 54 scrutatori, avvenuta per segnalazione diretta e non per sorteggio. La commissione elettorale con 4 componenti, il sindaco in qualità di presidente, 2 componenti della maggioranza e 1 in rappresentanza delle opposizioni, con le deliberazioni che, secondo la legge, devono avvenire all’unanimità  e, in assenza, ciascun membro della Commissione vota per un nome e sono proclamati eletti coloro che hanno ottenuto il maggior numero di voti, ed a parità di voti è proclamato eletto il più anziano di età. Nel corso dell’adunanza della giornata di ieri è giunta dall’opposizione la proposta di scegliere gli scrutatori attraverso il metodo del sorteggio al fine di garantire la massima trasparenza. Una proposta che è stata rigettata dalla maggioranza che sembra abbia anche precisato come alla minoranza spetti la nomina di 12 dei 54 scrutatori da scegliere mentre il gruppo di maggioranza spetta la nomina di 42 scrutatori, da scegliere in un elenco di 1000 candidati regolarmente iscritti nella lista, nomi peraltro già individuati. La maggioranza ha motivato la decisione con la volontà di voler garantire un’opportunità di guadagno alle fasce più deboli con i prescelti riconosciuti come persone bisognose. Una decisione che però l’opposizione non ha gradito, innanzitutto perché, spiegano dal gruppo di minoranza, non vi è alcuna norma che stabilisce che al gruppo di maggioranza spetti il 76% dei nominati e ancor meno perché in tal modo, quindi attraverso la nomina diretta, inevitabilmente rischiano di rimanere escluse persone che, pur bisognose non sono state magari segnalate. A rappresentare la minoranza il consigliere comunale Giuseppe Colucci  che spiega: “Non abbiamo condiviso il metodo che può comportare l’esclusione di persone comunque bisognose ma che purtroppo “non sono state segnalate”, oppure che per dignità non hanno chiesto all’amministratore amico di essere nominati. A nostro giudizio – prosegue Colucci a nome della minoranza – il metodo voluto dalla maggioranza è un’offesa alla dignità umana, e abbiamo deciso di votare NON contro le persone nominate, ma contro il “criterio di votazione per nomina diretta”, convinti che non si risolve il problema della disoccupazione e dello stato di bisogno con un compenso di 120 euro lorde”. A nome dei gruppi consiliare di progetto Sale, Sala ai Cittadini, Buongiorno Sala Positivo si cambia, Colucci evidenzia un altro dettaglio dell’incontro di ieri sera. “Nel momento in cui abbiamo deciso di non voler fare nomi – sottolinea Colucci – e, quindi si erano liberati altri dodici spazi da riempire, sono intervenute anche altre persone non facenti parte della commissione elettorale, per individuare e segnalare le restanti persone da nominare. Non è stata una situazione molto edificante, e di questo vogliamo farne partecipi i cittadini, – conclude – che avrebbero potuto partecipare, se vi fosse stata una seppur minima informazione; infatti né nell’Albo Pretorio online, né nella pagina “amministrazione trasparente” non risulta il manifesto, che deve essere esposto due giorni prima nel quale viene annunciata l’adunanza della Commissione”.

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