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Le parole pesanti e inopportune che il Governatore, Vincenzo De Luca, ha rivolto nei giorni scorsi alla Senatrice Rosy Bindi durante la trasmissione Matrix hanno scatenato indignazione da più parti, soprattutto all’interno del suo stesso partito. E’ dal PD infatti che si sono levate le voci più affrante e sconvolte. Non avevano ancora smesso di piangere per la fine del “politically correct” dovuta all’elezione del buzzurro Trump che hanno scoperto di avercene uno in casa. Proprio loro, quelli che rappresentano sempre la parte migliore del paese. Al di là della facile ironia a cui il PD presta il fianco, è fuor di dubbio che il Presidente De Luca ha perso un’occasione per tacere e fare bella figura. Dal Vallo di Diano intanto non mancano espressioni di solidarietà a Rosy Bindi, in particolare è l’Assessora alla Pubblica Istruzione e Politiche Sociali al Comune di Sala Consilina, Domenica Ferrari, a dichiarare che “dopo le inopportune affermazioni espresse dal Governatore della Campania contro la Presidente della Commissione Antimafia, offesa per il ruolo che ricopre, come donna e cittadina esprimo tutta la mia solidarietà alla senatrice Bindi e come amministratrice aderente alla consulta delle donne chiedo che il nostro primo atto politico sia stigmatizzare fortemente il comportamento del Presidente De Luca.Chi ha delle responsabilità politiche – continua l’Assessora – non può e non deve usare un linguaggio di tale odio e violenza, soprattutto in una Regione come la nostra dove l’intimidazione e la violenza vengono utilizzate contro i cittadini e contro lo Stato.Come Cittadina, Amministratrice e anche come Iscritta del PD mi aspetto una forte azione che vada al di là delle semplici scuse, perché la politica ha bisogno di azioni forti, affinché riacquisti credibilità.Se ciò non dovesse avvenire – conclude Domenica Ferrari – continuerò a svolgere con lo stesso impegno il mio ruolo di amministratrice, a servizio della gente, ma triste e amareggiata, perché la vera politica avrà perso un’altra occasione per ritornare al suo ruolo nobile e di guida”