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Entusiasti, carichi di energia e affascinati dal paesaggio così si sono presentati i 113 atleti che hanno partecipato al Primo Trail Madonna di Sito Alto che ha avuto luogo ieri a Sala Consilina. Vittoria maschile per Mario Maresca, nella femminile ha vinto Lidia Mongelli, campionessa italiana.
“Gara e percorso bellissimo. Organizzazione perfetta. Una bellissima festa!!! Tantissimo calore dalle persone del posto”, sono stati i commenti postati sui Social che lasciano spazio alla soddisfazione espressa dagli organizzatori. “Siamo contentissimi perché il lavoro svolto è stato ripagato – ha detto Michele Garone – 114 atleti di cui uno si è offerto da terminal a fine gara. Il vincitore Mario Maresca ha concluso il percorso in un un’ora e 49minuti, una scheggia, il nostro giovane tesserato invece Vito Paladino ha finito invece in 2ore e 32 minuti, un’altra nostra conoscenza Pasquale Manzo in 2ore e 28”.
Michele Garone si sofferma anche sulle donne che hanno partecipato al Trail: “Lidia Mongelli è stata bravissima – dice – ma anche tutte le altre. Un evento molto importante, il percorso quasi certamente resterà invariato per l’anno prossimo. L’aspetto naturale è stato pure molto apprezzato, dalla Croce di Marsico al santuario di Sito Alto; sono rimasti colpiti anche dal sentiero dei Pellegrini anche se molto tecnico e impegnativo fino al Castello”. Un pubblico di nicchia ha richiamato il Trail salese che si inquadra come sesta tappa su tredici in un percorso campano assai più ampio che tocca varie altre zone del territorio regionale. Coinvolte le unità mobili di soccorso sanitario, otto caseifici e la produzione di salumi locali hanno contribuito a divulgare la bontà dei prodotti del luogo anche attraverso stand espositivi, successo anche per il pasta party finale.
Infine Michele rivolge un pensiero alla 22enne Rosaria Lobascio recentemente scomparsa dopo un’operazione di riduzione dello stomaco: “La nostra non è stata una festa – conclude – la comunità salese era in lutto per questa triste faccenda. Abbiamo voluto solo esaltare questa particolare specialità sportiva”.
Antonella Citro