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Settantatre anni fa, con la liberazione della Città di Milano dai nazifascisti poi seguita da quella di altre città, inizia la fine del periodo più oscuro della storia della nostra Patria. Il riconoscimento del 25 aprile come giornata di festa nazionale vuol dire che non si deve e non si può dimenticare che il riconoscimento dei diritti fondamentali della persona è stato preceduto dal totale disprezzo e dall’assoluto annullamento dei diritti stessi.
Con questo spirito, l’associazione E20positivi ha voluto sottolineare questa pagina importante di storia e lo ha fatto con una passeggiata dai Cappuccini di Sala Consilina durante la quale Antonella Granata ha raccontato la storia di Heinz Karl, un ebreo di origine austriaca internato per motivi di salute a Sala Consilina e proprio qui si innamorò di una ragazza amalfitana che insegnava tedesco, un amore osteggiato. “Una piccola storia che si è evoluta all’interno della storia più grande”, dice Granata. L’ingegnere Giuseppe Bove invece ha ripercorso le tappe più significative della vita di Michelarcangelo Bove, più volte sindaco di Sala dal 1842 al 1849 e dal febbraio al 17 ottobre 1860, ultimo sindaco del Regno delle due Sicilie, primo sindaco postunitario, come ricorda anche Tonino Spinelli in un suo pezzo.
Realizzò diverse opere pubbliche tra queste via Roma che collega piazza Umberto I al convento dei Cappuccini, una strada che collegava due parti del paese e che oggi con una petizione popolare si chiede di intitolarla proprio a Michelarcangelo Bove. Il gruppo è giunto in piazza dove è intervenuto il professore universitario di antropologia culturale Vincenzo Esposito che ha analizzato quali sono stati i fattori della formazione di una cultura fascista e della socializzazione dell’uomo fascista. Enzo D’Arco ha chiuso la mattinata.
Nel pomeriggio libertà di stampa è stato il tema dei due giornalisti Antonella Citro e Gianfranco Stabile, intervenuto anche il presidente provinciale ANPI Luigi Giannattasio e a conclusione si sono esibiti gli allievi della New dance All dance Ballet studio di Velia Imparato e Mariagabriella Severino e Haka tahir karate di Girolamo e Carmelina Casale.
Antonella Citro