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Campagna elettorale in atto e il presidente dell’Unione Giuristi Cattolici Italiani sez. di Sala Consilina Angelo Paladino scrive ai rappresentanti del territorio per incitarli ad una presa di posizione ferma con i candidati affinché si impegnino per la riapertura del Carcere di Sala Consilina.
Questa mattina presso il Bar Coppola adiacente all’ex tribunale, Paladino e i referenti del comitato Pro Tribunale, hanno incontrato la stampa al fine di riaccendere i riflettori sulla vicenda della chiusura del carcere al momento ancora non del tutto definita vista anche la mancanza di una casa circondariale al servizio del Tribunale di Lagonegro che, come sottolineato nuovamente dall’avvocato Paladino crea una condizione che va in netto contrasto con la legge e i principi di prossimità ed economicità.
Nel corso della conferenza stampa Angelo Paladino ha sottolineato come la riapertura del carcere è possibile se la politica vuole, ricordando il passato caso in cui, dopo una iniziale chiusura della casa circondariale salese ad opera del governo di centro destra, lo stesso governo, ascoltando le istanze del territorio aveva rivisto al sua decisione. Su questo esempio Paladino ha voluto far comprendere come la volontà della politica può essere sufficiente a riportare l’attività nel carcere di Sala Consilina. Per questo motivo, nella conferenza stampa ha annunciato la volontà di raggiungere tutti i candidati per chiedere un intervento deciso Su questo punto in particolare è intervenuto con decisione Pietro Calicchio che ha sottolineato come ora è necessario che dimostrino il loro interesse vero per il territorio che, fino a questo momento, pare essere rimasto completamente orfano.
La conferenza stampa, come sottolineato in conclusione da Angelo Paladino è stata voluta sia per manifestare il proprio appoggio al Sindaco di Sala Consilina che nei prossimi giorni sarà nuovamente impegnato sulla questione ma anche per chiedere una collaborazione attenta e decisa da parte di tutto il territorio sia dalle istituzioni che dalle associazioni.
Anna Maria Cava